La capacità di concentrazione, questa sconosciuta!

Anche il pensatore di Rodin ti consiglia di fare gli esercizi di concentrazione per bambini 🙂
La concentrazione è ciò che è veramente fondamentale sviluppare se volete aiutare vostro figlio a studiare.
Hai dei bambini che vanno a scuola e si misurano per le prime volte con lo studio? Beh allora da padre di 2 figli adolescenti ti confido che uno dei primi problemi che ho incontrato (e non solo con loro 🙂 è quello della concentrazione Eh sì, è da qui che devi partire se vuoi aiutare veramente tuo figlio a studiare.
Siamo in una società multitasking che ci misura non tanto su quanto bene riusciamo a fare un compito, ma anche su quanti ne riusciamo a fare contemporaneamente! La capacità di concentrazione su un solo compito, purtroppo, è un problema evidente della società in cui viviamo: la mole di informazioni sempre maggiore e sempre più veloce, internet, i videogiochi posso essere la causa di nervosismo e di una scarsa capacità di focalizzazione nei bambino (e negli adulti).
Perchè spesso i ragazzi evitano totalmente? Il motivo è proprio questo: il non riuscire a concentrarsi li rende frustrati e preferiscono non provarci nemmeno.
Ma come facciamo ad aiutarlo a concentrarsi su qualcosa che non gli interessa per niente?
Imporre a qualcuno di concentrarsi è ovviamente inutile. Può durare qualche secondo, al più pochi minuti.
Non si ottiene l’attenzione con la forza. Anzi, così di solito si ottiene l’effetto opposto!
Quindi… è possibile ritrovare la concentrazione perduta?
Perchè assistendo ad es ad una gara sportiva che ci appassiona, riusciamo a stare incollati per ore senza fatica? Tutti riusciamo a concentrarci se l’oggetto della concentrazione ce lo scegliamo ed è per noi piacevole. Al contrario, tutto ciò che nonci piace o che riteniamo troppo complicato ci crea difficoltà a stare “lì”.
Cos’è la motivazione?
Quando accompagnavo mio figlio agli allenamenti di calcio, rimanevo esterrefatto di come molti genitori caricassero di aspettative un ragazzino, era veramente incredibile!
Gli levavano così il piacere del gioco imponendogli di vincere a tutti i costi, anche scorrettamente!
Questo perché probabilmente gli trasferivano un desiderio che era loro e non del figlio e cioè diventare un calciatore di successo… 🙁
Con conseguenze come quella qua sotto…
Tutti i genitori cercano di offrire ai propri figli il massimo delle opportunità per realizzarsi nello studio, nel lavoro, nella vita. Ma spesso con le loro ansie, involontariamente, li limitano in questo tipo di crescita.
I doveri diventano così pesanti per i ragazzi, che non si abituano a sviluppare una loro personalità, delle decisioni autonome. Quando si sentono “pressati” dai doveri, non riescono a vivere gli errori in modo sereno.
L’ansia dei genitori diventa così un ostacolo, sicuramente il più forte, all’auto-realizzazione del figlio.
Un modo per educare i bambini ad essere motivati nello studio, è dargli serenità e fiducia in se stessi.
Ma come?
La fiducia in se stessi è la chiave per il successo e la chiave per la fiducia è sperimentare il successo!
Guida tuo figlio al successo nell’apprendimento: dagli sempre compiti che potrà risolvere. Aumenta la difficoltà solo quando sai che potrà farcela.
Fai in modo che abbia tanti piccoli successi invece che poche grandi delusioni. Inevitabilmente qualche insuccesso ce l’avrà ma lo aiuterà a crescere.
Saranno i piccoli successi, che passo dopo passo lo porteranno a grandi risultati.
L’educazione dei sensi
Per aumentare la concentrazione una delle cose fondamentali è aumentare la nostra consapevolezza.
Percepire, vivere e pensare in modo più consapevole migliora la nostra concentrazione.
Ma cosa vuol dire? Come fare praticamente?
Con alcuni semplici esercizi possiamo migliorare l’attenzione, la concentrazione e incrementare la motivazione allo studio autonomo nei ragazzi.
Questi esercizi doverebbero essere eseguiti in primo luogo da te, in modo da poterli eseguire poi con tuo figlio.
Educa alla percezione con l’attenzione selettiva utilizzando i 5 sensi per discriminare gli stimoli visivi, uditivi, olfattivi, tattili, propriocettivi e gustativi;
Esercizi
Osservazione
- Osserva e individua particolari di oggetti, foto, immagini. Fagli domande come: “Sono tutti uguali?” “In cosa si somigliano?”
- Fallo parlare dei colori, dei profumi dell’estate, della campagna…
Suoni
- Gioca con lui ad imitare (scherzosamente) i dialetti
- Chiedigli dei suoni o dei rumori che ha sentito al supermercato, alla festa dove siete appena stati o sulla spiaggia dove andate d’estete… Anche qui formula domande per fargli cogliere le differenze e le similitudini.
Odori
- Quando cucini fagli odorare i cibi e le spezie. Ancora una volta chiedigli cosa c’è in comune tra i vari profumi
- Prendi delle erbe e altre sostanze dall’odore gradevole (erbe aromatiche, frutti, fiori, spezie) e altri con odore meno gradevole (alcool, formaggi stagionati, ecc.) e faglieli indovinare
Tatto
- Benda tuo figlio, dagli un oggetto e chiedigli di descriverti le sensazioni che prova
- Prova poi a descrivergli qualche oggetto utilizzando solo termini tattili.
Gusto
- Come per gli altri sensi, fagli sperimentare diversi sapori e poi fagli domande sulle somiglianze tra i vari sapori
- Cosa gli piace mangiare? Perché?
Metacognizione
- Proponi dei piccoli problemi reali e chiedigli vari modi in cui si possano risolvere. Comunicagli quello che hai in testa tu ma accetta anche di ascoltare ad accogliere sue modifiche o nuove proposte.
- Davanti ad un problema, chiedigli di considerare: come si comporterebbe un pagliaccio, un burattino, il suo personaggio preferito dei cartoni o il suo idolo sportivo… Chiedigli di mettersi nei loro panni …
- Fai in modo che impari a “camminare nelle scarpe altrui”, che possa ragionare su come gli altri pensano: in questo modo si renderà conto che gli altri ragionano in modo diverso.
Bene, se seguirai queste semplici regole, hai gli strumenti (per quanto parziali e sicuramente non risolutivi) per continuare ad aiutare tuo figlio. Buon lavoro e mettimi al corrente dei tuoi successi!
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Il mio bambino è super bravo grazie ai vostri consigli.
Grazieeeee!!!!!!!
:):):):):):):)
A differenza delle sintomalogie che ho letto, mio figlio ha una resa scolastica buona, memoriza molto velocemente e il suo impegno è alto in entrambi le scuole, è molto socievole con i compagni e insegnanti, fa amicizia molto facilmente. Gli insegnanti dicono che è molto intelligente e ha grandi capacità. Allora a cosa è dovuta questa sua contimua disattenzione? A 9 anni nella classe di mio figlio vennero degli psicologi a fare dei test, il risulatato di mio figlio è stato: “Sembra distratto ma è il più attento di tutti”. Potete dirmi allora come mai si distrae così facilmente? Il 90% degli insegnanti si lamenta di questo problema. Grazie
Buona sera,
mio figlio è già grande, ha 15 anni, ma ha iniziato da piccolo ad avere problemi di concentrazione. Va bene a scuola e frequenta il conservatorio di musica dall’età di 7 anni. Ma gli insegnanti si lamentano che purtroppo si distrae spesso. Potete dirmi come posso aiutarlo a superare questo problema?
Grazie
interessante
buon giorno ho un problema con mio figlio che 9 anni a scuola ha problemi con varie materie italiano geografia storia.
il problema e che la maestra gli fa una domanda di quello che ha studiato gli risponde altre cose che non anno senso lo portato anche da una podologa anche lei mi ha risposto che le cose le fa ma poi si dimentica in un secondo non so che fare.
premessa lui a 3 anni e stato operato di tumore ad una vena dietro la testa possono essere anche quelli i problemi? cosa devo fare? grazie
Buon giorno,
sono Alessandro papa’ di un bimbo di 5 anni che fa’ fatica a ricordare le cose ,sempre preso a giocare e scarso di concentrazione….ho letto i vostri consigli e provero’ a metterli in pratica ….sono sempre propenso a ricevere consigli da voi..
Buona giornata
Vorrei avere informazioni per dei corsi di memorizzazione.
Ho una bambina di 6 anni ed inizia ora a scrivere e a leggere, però vedo che ha dei problemi di memorizzazione e non vorrei che in futuro gli crei problemi nello studio; è una bambina molto timida se deve ripetere difronte alla gente, mentre nella vita normale non ha problemi di timidezza.
Quindi vorrei sapere se ci sono corsi da fare per queste età che possono dargli una mano.
Grazie
Ho dei problemi con i miei nipoti che durante lo studio perdono l’attenzione continuamente. Desidererei molti consigli da voi per risolvere , almeno in parte, il problema.
Ciao Diego e complimenti per voler stare cosi vicino ai tuoi nipoti, non è da tutti! Potresti dirmi che cosa hai provato degli esercizi che sono presenti sul sito? Cosi posso tarare meglio i consigli sulla concentrazione che ti darò in seguito 🙂
Grazie
Stefano
CIAO! Oggi ti scrivo perchè vorrei tanto avere un tuo consiglio.Ho una bambina di 8 anni a quale sin da piccola ho dato un sacco di informazioni vagando in tutti i generi: pittura, lettura, matematica, jazz e musica classica sempre con passione e con la convinzione che questo potrebbe esserle di aiuto per diventare una persona con validi interessi e di “qualità”. Il problema è iniziato con l’arrivo dello studio.Prima con italiano e adesso con storia e geografia. Appena si siede davanti al libro inizia a sbadigliare!!!! (non so se è un caso che siano materie della stessa maestra-validissima fra altro, mentre con quelle di un’altra-matematica scienze, non ci sono problemi).Allora con pazienza si devono cercare parole di incoraggiamento ed entusiasmo per portarla alla fine dello studio(quasi sempre con bellissimi risultati ma grande fatica). La mia preoccupazione è di non riuscire sempre a seguirla in questo modo, sia per il tempo necessario che per la difficoltà crescente degli argomenti. Come posso fare per svegliare in lei la PROPRIA voglia di fare, di sapere?
Ciao Marina!
Scusa il ritardo con cui rispondo ai tuoi commenti ma è stato un periodo impegnativo e mi sono perso dei pezzi per strada 🙂
Hai provato a fargli immaginare la storia e la geografia? A provare con lei a rievocare le battaglie e gli eventi storici con la mente o viaggiare nei posti che studia in geografia? Magari usando anche le tecniche mnemoniche che hai visto anche nel corso gratuito “Pillole di Memoria”
Fammi sapere 🙂
Stefano