Qualche giorno fa Tony, un lettore di Memosystem, ha commentato l’articolo “Migliorare la concentrazione nello studio. 5 strategie efficaci” ponendo questa sua problematica: “ultimo esame… ho detto tutto! È arrivato il momento di spingere ed invece mi sono scocciato e non ho più voglia di studiare. Inizio a leggere e non riesco ad andare oltre il primo capitolo. Non è che non apprendo, anzi, ma non riesco proprio ad oltrepassare quella fatidica pagina 55! Hai qualche consiglio da darmi?”

Non facciamoci bloccare da una pagina!
Caro Tony, la prima risposta che mi viene in mente sarebbe quella di dirti di strappare questa benedetta pagina 55.
E che ci sarà mai di così importante? Le prime 54 ipotizzo tu le conosca ormai a memoria, no? E allora parti dalla 56 e vai oltre… 😉
Bene. Dopo aver parlato molto più seriamente di quanto credi, dandoti un ottimo esempio della tecnica superninja nota come “se non puoi buttare giù il muro, allora giraci intorno”, vediamo come possiamo risolvere la questione alla pandamaniera.
Tu stesso dai la motivazione della problematica: ti sei scocciato. Tranquillo, è normale. Dopo anni passati a studiare sui tomi in modalità “gobbo di Recanati” siamo quasi al gran finale e… ti è venuta la “Sindrome del Ciclista della Domenica”. Hai presente?

Per riuscire ad arrivare in cima servono le motivazioni giuste
Non so se ti è mai capitato di assistere ad una gara di ciclismo, quando gli atleti arrivano a dei passaggi storici, come ad esempio il Passo del Pordoi. Lo conosci?
È una salita insidiosa, che a volte da l’idea di essere più facile di quella che è in realtà ma, allo stesso tempo, una volta arrivati in cima ti fa dire “ce l’ho fatta!”.
È un pezzo mitico di storia dello sport e molti provano ad affrontarla, professionisti o semplici amatori, tutti animati dal mettersi alla prova, o dal “premio” che riceveranno al traguardo.
Ecco, il ciclista della domenica è quello che parte, armato di tutto punto, comincia a pedalare con l’iniziale convinzione di arrivare sino alla fine ma poi, pedalata dopo pedalata, anche se è quasi arrivato alla fine, chissà perché comincia a perdere lo “smalto” iniziale.
Pian piano viene superato da altri corridori, più convinti, o più determinati, o forse con più potenti mezzi atletici e questo non fa altro che acuire quel senso di “ma che palle!” che comincia a farsi sempre più strada.
E più questo senso aumenta e meno il nostro eroe ha voglia di continuare a pedalare. Magari ha cominciato anche a dimenticare il “perché” abbia iniziato a correre…
Non che abbia perso la forza di spingere e men che meno ha dimenticato come si pedala. Assolutamente. È solo che tutta la situazione che si è venuta a creare, molto semplicemente, lo ha chiuso in un circolo vizioso. E, magari, la perdita di quel “perchè” ha creato anche un senso di insolito smarrimento. Con i risultati che immagini.
Allo stesso modo, non è che tu non apprenda più, anzi… è solo che ti sei fermato ad un grosso incrocio, e sei smontato dalla bici. Ed è inutile che ti dica quali sarebbero i risultati, se non ri-cominciassi a muoverti, giusto?
In questo caso specifico, poiché tu stesso dici di non avere problemi di apprendimento, direi di tralasciare utili discorsi su metodi di studio e trucchi da esaminando all’ultimo stadio per andare diretti ad un altro capitolo: la motivazione.
È tutta qui la risposta al tuo problema. Fidati, non è così grave come sembra e, soprattutto, ti ci vorrà poco per ritrovare lo smalto dei tempi migliori.
Ovviamente fatto salvo che tu ne abbia realmente voglia 😉
Perché ti dico ciò? Perché una delle funzioni primarie della nostra mente è provare a se stessa di aver ragione! Forse ti starai chiedendo cosa c’entri questo con quello di cui parliamo.
È molto semplice, e te lo spiego subito: la nostra bella “testolina” farà di tutto per mantenersi coerente con quello che è stato precedentemente decretato come “vero”, quindi più si rimane nella condizione “non ne ho voglia” più è chiaro che la nostra mente ce ne farà provare sempre meno… Indipercui, la mia domanda è:
VUOI veramente andare “oltre”? Se si, continua a leggere, altrimenti… beh, puoi solo sperare che il tuo ultimo esame verta soltanto sugli argomenti delle prime 54 pagine del libro 😉
Esistono mille modi e mille tecniche per motivarsi a fare qualcosa, ed infatti ne potremmo parlare fino alla prossima reunion di Licia & i Beehive; ma quello che è interessante è che ognuna ha le proprie peculiarità ed i propri schemi e, soprattutto, ogni persona ha la sua “preferita”.
Poiché non ti conosco, non posso dirti a priori quale funzionerebbe meglio per te, ma vedremo come posso aiutarti a scoprire qualcosa che con te ha sicuramente già funzionato, nel passato.
Tu hai scritto che è arrivato il momento di “spingere”. Lodevole intenzione, ma analizzando il verbo che utilizzi esso presuppone, per sua stessa definizione, una certa fatica nell’esecuzione.

Preferisci essere tirato o spinto?
Ne convieni? Io, sarà per deformazione professionale, preferisco associare le cose faticose ad altro, tipo i film polacchi con i sottotitoli in uzbeko, piuttosto che ai libri.
Come sarebbe invece se fossi tu ad essere “spinto”? Se ci fosse una forza positiva ed inarrestabile che ti porta verso il tuo obiettivo? O, se preferisci, una “tensione” che ti tira verso di esso?
Questo dipende da come a te piace di più. Preferisci essere spinto o tirato? Sembra una sottigliezza ma…
Ordunque ti propongo un bel giochino, che necessita sostanzialmente di due cose:
- la tua fiducia in Memosystem
- 10 minuti di concentrazione solitaria.
Come vedi le richieste di base sono molto semplici, giusto?
Quindi, veniamo a noi: chiuditi nella tua stanza, appendi il cartello “SONO IN RIUNIONE CON ME STESSO” e, prima di dar fuoco alle polveri, leggi bene tutto quello che troverai qui di seguito:
- Mettiti in una condizione rilassante. Qualunque cosa ti rilassi va bene: una poltrona, una sedia, il silenzio assoluto oppure una leggera musica di sottofondo. L’importante è che tu si senta a tuo agio e che sia in un totale, positivo, relax.
- Ricorda di una volta in cui hai fatto la cosa che ti piace di più al mondo. Quella cosa X che ti fa uscire di testa talmente tanto che la notte non vorresti dormire pur di non smettere di farla, e la mattina ti fa scattar fuori dal letto perchè non vedi l’ora di cominciare. Ce l’hai?
Può essere qualunque cosa, dal giocare con il Dolce Forno HarbertIl “mitico” dolce Forno Harbert
a ballare la mazurka in tanga zebrato cantando uakauaka… tranquillo, non dovrai dirmi nulla in proposito. Rimarrà un tuo segreto.
L’importante è che sia la cosa più motivante che ti viene in mente e, che sia un qualcosa che hai già fatto almeno una volta.
Ora ti faccio una domandina facile facile: quando sei veramente ma VERAMENTE motivato a fare qualcosa che ti piace, quando sei in quella condizione per cui non vedi l’ora di “muovere il fondoschiena” come ti senti internamente? Cosa ti dici? Cosa vedi? Come ti muovi?
Fai caso a tutte le sensazioni che provi nel corpo e a tutto ciò che c’è di “esterno”. - Ora immedesimati profondamente in questa esperienza X, proprio come se la stessi facendo in questo momento, proprio ORA, in prima persona: vedi quello che vedevi allora, ascolta ciò che ascoltavi, sentiti totalmente come ti sentivi allora.
- Vivi totalmente questa esperienza. Se ci sono dei colori rendili più vivi, più accesi, più luminosi; se ci sono dei suoni alzali e rendili più potenti, se c’è una musica alza il volume nel modo che più ti piace, se ci sono delle sensazioni rendile più vive…
Immagina di avere in mano un telecomando magico, un apparecchio che ti permette di fare quello che vuoi, schiacciando i suoi tasti, semplicemente volendolo, proprio adesso. - Ora senti la tua voce che ti incita, con il tono più potente ed ispirante che vuoi, come se fossi allo stadio, o ad un concerto: “VAIIIIIII COSI’!!! FORZAAAAAAAAAAAAAAA TONYYYYYYYYYYYYYYY!!! SEIII IL MIGLIOREEEEEEEEEEEEEE!!!”
- Adesso, mentre senti tutte queste sensazioni positive dentro di te, quando sei al culmine della motivazione, schiaccia insieme il pollice e l’indice della mano destra per 5-6 secondi, poi apri la mano. Ora apri gli occhi e fai un bel respiro.
- Ripeti i passi da 2 a 6 almeno altre 3/4 volte (o anche di più, a tuo piacere) ed ogni volta amplifica di più le sensazioni positive che provi, per 10, per 100, per 1000 volte… puoi sentire tutte le esperienze positive che vuoi, per tutto il tempo che vuoi, ed OGNI volta termina premendo insieme il pollice e l’indice della mano destra per 5-6 secondi e poi apri la mano.
Ogni volta che farai questo gesto, premere insieme il pollice e l’indice per qualche secondo, il tuo corpo sarà pervaso da tutte le sensazioni positive che hai provato e che hai “collegato”.
Ed ora, una volta che hai fatto tutti questi passi per 3-4-X volte di seguito, arriviamo al Test per verificare che tu sia in dolce attesa di una laurea in breve tempo: - Prendi il tuo libro, mettiti nella tua posizione da studente preferita, quella con cui ti senti più carico e più attento possibile, quella che ti ha permesso di studiare con successo nel passato, poi quando è tutto pronto, schiaccia insieme il pollice e l’indice della mano destra e… BUON DIVERTIMENTO!!! 😉

Fai una ricarica alla motivazione… è gratis
Ora, ogni qual volta avrai bisogno di far ruggire il tuo motore della motivazione, potrai farlo nel più breve tempo possibile semplicemente schiacciando insieme le ditina magiche.
Prima di salutarti ti aggiungo che l’effetto di questa procedura, che si chiama “ancoraggio” (e che serve a richiamare praticamente a comando gli stati emotivi desiderati) ha durata infinita se la ripeti ciclicamente.
Come per le batterie ricaricabili, ogni tanto devi semplicemente rimetterla sotto tensione. Quindi, se dovessi sentire che l’effetto comincia a scemare, non devi fare altro che ripetere nuovamente i passi da 1 a 7, per tornare “Il Tony più motivato di sempre!”
Di solito questa procedura la pratico “live” con i miei clienti, in modo da poterla settare sulla base anche delle loro risposte “inconsce” quindi, caro Tony, una volta che avrai messo in pratica i miei consigli ti chiedo, se puoi, di tornare qui sul sito di Memosystem per darmi un feedback in materia.
Come è andata? Come ti sei sentito? Ti sei rilassato? È stato semplice? Hai avuto delle difficoltà in qualche passaggio? Se ci sono state, come si sono manifestate? Ecc.ecc.
Il tuo feedback sarà molto prezioso, e mi permetterà di regolare meglio le procedure scritte, per darvi il miglior servizio possibile, qui su Memosystem, quindi ti ringrazio fin da ora.
Ovviamente estendo il mio invito a rilasciare un feedback anche a tutte le persone che ci leggono e che vorranno testare la procedura. Grazie anche a voi i vostri commenti sono importanti per me!
Ah, quasi dimenticavo. Tony, è inutile dire che nella tua prossima tesi di laurea sarebbe bello ci fosse scritto anche “A Panda, con stima e MOTIVAZIONE!”
In bocca al libro.
(Se vuoi avere maggiori informazioni su come studiare e motivarti allo studio scopri il nuovo corso di apprendimento targato Memosystem!)
Se invece vuoi conoscerme meglio il “Panda” vai sul sito www.effettopanda.com/
Ti permette di mantenere massima la concentrazione su quello che si sta studiando e inoltre ti consente di mettere tante tick sulla lista delle cose da studiare durante il giorno con la conseguenza di far accrescere l’autostima e la voglia di fare!
Ciao, mi chiamo Reda e sono un ragazzo di 15 anni e frequento la seconda superiore di un liceo scientifico. Ho un problema abbastanza complicato.
Il mio problema è che mi stresso per niente, nel senso, mi preoccupo pensando di studiare e che poi nel “giorno del giudizio” non mi ricordo più niente, e, soprattutto, paura di far male la verifica. Mi viene l’ansia, certe volte il mattino mi viene da vomitare per l’eccessivo stress, e sono SOLO verifiche!! Per non parlare delle interrogazioni e dell’esame di stato passato in terza media! Pure mentre studio il cuore batte a mille e non sono per niente rilassato.
Se ci sono soluzioni o comunque un metodo che mi potrebbe dare un minimo di aiuto te ne sarei veramente grato, Panda!
Articolo fantastico! Sono entusiasta, ti ringrazio molto Panda per aver risollevato in me quella motivazione che credevo avessi sotterrato chissà dove, grazie ancora
Bene, mi fa piacere che tu abbia ritrovato la motivazione che ti serviva.
Adesso, che sei di nuovo in pista, a che risultati punti?
Dai, che ce la fai… 🙂
Fantastico !!!
Ottimo articolo…anche io ho 16 anni e ho circa lo stesso problema…Grazie dei consigli!!!
è dda 5 giorni che cerco e questo post è la sola cоsa
apрrezzabile che vedo. Molto pregevole. Se tutte le persone che creano contenuti badasssero a
dare matеrіale convincеnte come questo lɑ rete sarebbe sicuramente molto più piacevole daa visitare.
Grazie!
Prego.
L’importante è che tutto ciò ti porti ad ottenere dei risultati.
Ma questo, dipende solo da te.
Cosa è successo, di nuovo, con questo “materiale convincente”? 🙂
Ciao Panda,
sono una ragazza di 19 anni! Ho iniziato quest’anno l’università e sono alle prese con il mio primo esame. All’inizio ho perso tantissimo tempo per fare riassunti e schemi e perchè pensavo mi sarebbero stati utili! ma ciò non mi ha portato a nulla … nonostante cerco di studiare dai riassunti non riesco a memorizzare le cose. Mentre le leggo penso di capirle, le ripeto e appena vado avanti le dimentico. Sono nel panico più totale, tra meno di un mese ho l’esame e devo ancora studiare 3 libroni! Aiuto
Bene, visto che l’esame a cui facevi riferimento è decisamente passato, non mi resta che chiederti: “Come è andata”?
E, comunque sia andata, cosa hai imparato, di più, su di TE come studentessa? 🙂
sono felice di aver trovato il vostro sito, a 50 anni voglio fare ancora tanto per migliorarmi, mi state già aiutando
Questo articolo semplicemente fantastico. Non ho fatto tutto il procedimento, ma semplicemente leggendo, ho fatto risalire alla memoria i momenti vincenti della mia ^vita immaginando di dirmelo con eco a tutto il volume. CE LA FAI VAI ALLA GRANDE CONTINUA COSIIIIII, SEI FANTASTICA. Addirittura mi sono commossa. Un eccittazione e voglia di fare sono esplosi dentro di me. Grazie. Appena evidenzio la mia metà devo metterlo in pratica.
Ciao Albina,
grazie dei complimenti. 😀
Sono sicuro che troverai il modo di dirigere tutta questa eccitazione e voglia di fare, nella maniera più utile per raggiungere i risultati che davvero vuoi.
Continua così e VAAAAAAI ALLLLAAAAA GRAAAANDEEEEEEEEEE!!! 😉
Panda.. Molto probabilmente nn ti ricorderai di me.. Ti scrissi ad ottobre/novembre per lo stesso problema e cioè nn riesco a studiare, nn ce la faccio !!.. Stavolta la causa è diversa.. Ho passato i test a medicina (senza unimed o altro) inaspettatamente e questo mi ha portato a uno stato di euforia e come conseguenza appunto nn voglio piu sentirla la scuola e ti spiego perche.. Per me i 5 anni del liceo dovevano servire a passare il test e ora che l’ho passato, la scuola ha perso senso !! Mi sono buttato su anatomia perche lo faccio con interesse.. Il mio obiettivo è diventato questo ormai e sono strafelicissimo ma dei libri di scuola manco a parlarne.. L’unica cosa e che cosi rovinerei la media portando male le ultime interrogazioni,, come potrei ritrovare la voglia per la scuola?? Mi aiutii la prego
Ciao Panda, anch’io, come gli altri, sono in quello che hai definito “L’anno dell’aria di morte”…. A settembre avrei dovuto dare l’ultimo esame, terminato lo scritto ero in attesa dei risultati per poi fare l’orale ma non so il motivo mi è venuta una crisi d’ansia talmente forte che ho cominciato a piangere e sono scappata… Da quel giorno “tento” di studiare e quando arriva il giorno dell’esame non vado perchè ho sempre quest’ansia addosso che mi perseguita e la paura di fallire e deludere la mia famiglia che vuole (giustamente) che faccia l’esame… E’ un circolo vizioso paura -> ansia -> paura. La voglia di studiare non c’è quasi più…. Cosa mi consigli di fare ? 🙁
Ciao Francesca,
Effettivamente pare che il 2014 si possa considerare il Secondo Anno Mondiale dell’Aria di Morte ma, come diceva sempre mio nonno: “A tutto c’è rimedio, fuorché al Grande Fratello”, quindi vediamo di trovarlo insieme? 🙂
Capisco bene quello che che senti, e trovo interessante quel tuo “tento” di studiare… Mi chiedo cosa succederebbe se, invece di “tentare”, semplicemente… studiassi e basta. 😉
Sai che uno dei più grandi Maestri di tutti i tempi, il venerabile Yoda, ha espresso chiaramente il modo di trovare la Via: https://www.effettopanda.com/video/yoda
E’ come se tu, a livello inconscio, ti dicessi “Se non provo, allora non posso fallire”, il che è un’ottima considerazione, ma è anche piuttosto limitante, non credi? 🙂
Provo ad esercitare la mia Arte di Lettura del Pensiero e vediamo se ci becco: scommetto che non riesci a studiare perché con la testa sei sempre proiettata al giorno in cui “fallirai” l’esame…
Posso suggerirti una considerazione? Se tu fossi concentrata SOLO su quello che stai facendo in quel momento, cioè lo studio, le ansie starebbero buone buone a cuccia. Invece ti blocchi proprio perché rivivi continuamente una cosa che, peraltro, non esiste.
E non esiste perché SEI VOLONTARIAMENTE in un limbo, sospesa fra successo e fallimento.
Ti stai privando della possibilità di avere successo, casomai non te ne fossi accorta. 🙂
E lo fai perché fra la voglia di successo e la paura del fallimento, lasci vincere quest’ultima.
Dimmi: cos’è il peggio che può succederti se ti presenti all’esame?
E cos’è il meglio che può succederti?
Il Potere è tutto nelle tue mani, e la decisione di dove indirizzarlo è totalmente tua.
E, a proposito di decisione, toglimi una curiosità: che risultato hai ottenuto facendo l’esercizio per trovare la motivazione allo studio che ho inserito nell’articolo?
Pare che funzioni… 😉
Che cosa ti permetterebbe di lasciar andare l’ansia, per essere totalmente nel momento presente?
Cosa dovrebbe essere vero perché tu possa sentirti libera di recuperare la Francesca “migliore”, e fare ciò che è giusto che tu faccia?
A proposito di “blocchi” e limiti… leggi un po’ qui: https://www.effettopanda.com/motivazione/il-gioco-del-lupo-che-vuole-cambiare-la-propria-vita
Fammi sapere come prosegue. 🙂
Panda
Ciao! Fantastica tecnica, ha superfunzionato anche con me che sono l’energia in persona 🙂 la cosa pazzesca? Che l’esperienza a cui ho pensato risale ad un anno fa quando disastrata dopo un tour de force di esami ho fatto la valigia e ho caricato le mie migliori amiche sulla macchina direzione aeroporto, per la prima volta senza portarmi dietro neanche un libro! L’opposto dello studio che mi motiva a darci dentro!!
Ottimo Samantha, continua così! 🙂
Ciao Panda!
Io sono un ragazzo di 16 anni, non riesco a farmi venire la voglia di studiare. Ho sotto molte materie e non so che fare. Ho provato il metodo delle dita ma niente… :/ Te sapresti cosa consigliarmi? Mi piacerebbe fare l’avocato ma penso che con questo passo non ce la farò mai. Sono bloccato soprattutto in inglese, non mi entra in mente non so da dove cominciare.
Grazie anticipatamente.
Ciao anche io non sto vivendo un periodo molto felice rispetto allo studio. Deve affrontare per la seconda volta (visto che un pò di mesi fa sonio stata bocciata) l’esame di stato. Sono una persona che si impegna veramente nello studio ma anche molto ansiosa e insicura, infatti il non aver superato questo esame mi ha causato una grossa delusione. Ora devo ripreparare lo stesso esame ma non riesco a concentrarmi, devo fare tantissime pause durante il giorno e non memorizzo come vorrei quello che studio. Fondamentalmente ho paura che come la volta precedente il mio sforzo non serva a niente e che quindi mi attende un’altra bocciatura. L’esame si avvicina e la mia ansia aumenta perchè le cose da studiare sono tante mentre il tempo diminuisce.
Ciao Diddi,
Eh, lo so… spesso noi comuni mortali, una volta che ci “scottiamo” con qualcosa viviamo nel terrore che l’evento si ripeta. Fortunatamente non è sempre così, altrimenti vorrebbe dire che nulla è mutabile, nell’Universo. Le persone che perdono i capelli invece dimostrano il contrario… 😉
Sono sicuro che il tuo essere una persona che si impegna veramente nello studio ti aiuterà ad impegnarti a sperimentare su di te l’esercizio che ho descritto dettagliatamente nell’articolo che hai commentato. 🙂
Prima farai l’esercizio, prima inizierai ad averne i benefici.
Vale anche per te quello che ho scritto alle persone precedenti: ho detto FARE l’esercizio, non leggerlo e basta, altrimenti verrà Raul Bova a casa tua e passerà la notte da te, ma completamente vestito. 😉
Buon esame
Panda
Ecco l’ultimo articolo del nostro Panda che risponde a moltre domande che sono state fatte qua ultimamente! 🙂 https://www.memosystem.it/articoli/come-si-studia-bene/motivazione/ho-voglia-studiare
Ciao Raffaele, purtroppo ti capisco benissimo. Ho la tua stessa età e anche a me mancano gli esami che mi fanno più schifo. Anche io avevo pensato di mollare tutto. Ma dopo tutta la fatica che stiamo facendo, conviene? Io mi sono risposta che non conviene. Facciamola fruttare. Se penso al giorno della laurea io mi commuovo perché lo sogno da tanto tempo. So che mi sentirò soddisfatta. E sai che ho fatto? Ho canalizzato tutta la mia possibile felicità di quel giorno e ogni volta che voglio mollare tutto mi dico “pensa a quel giorno, pensa a quanto sarai soddisfatta”. Ci stiamo portando a casa lauree non indifferenti nelle quali poche persone riescono. Forza Raffaè, non mollare!! Ce la faremo! Dimostriamolo a chi non ha mai creduto in noi. 🙂
Serena
Ciao sono Raffaele , ho 24 anni e arrivo qui con aria di morte! Studio ingegneria da oramai 5 anni e mi mancano 8 esami, i più difficili . Non riesco più a studiare e l idea di abbandonare l università mi perseguita ! Come posso fare?
Ciao Raffaele,
evidentemente il 2013 è stato eletto come “L’anno dell’aria di morte”, visti i recenti commenti.Speriamo che, nel 2014, cambi il vento… 😉
Capisco che la situazione in cui ti trovi ti faccia sentire in difficoltà, e sto notando sempre più persone nella stessa condizione: arrivano quasi a fine corsa e… improvvisamente scatta qualcosa di “strano”.
Per quanto riguarda un consiglio specifico, come ha già scritto il buon Stefano qui https://www.memosystem.it/articoli/come-si-studia-bene/concentrazione/5-strategie-per-migliorare-la-concentrazione-durante-lo-studio#comment-3966, se non so cosa hai fatto/provato su di te, e che effetti ha avuto, mi viene un po’ in salita “indovinare” la ricetta giusta. 🙂
Vedi, Serena ad esempio, con il suo commento ha “svelato” almeno 3 sue leve motivazionali, dicendo anche che strategia mette in atto per andare avanti quando vorrebbe mollare. Per te potrebbe funzionare il suo consiglio?
Panda
Ciao Panda,
sono venuto da poco a conoscenza del tuo sito e, a dire la verità, all’inizio ero molto scettico. Ho pensato subito che fossi un venditore d’ aria (scusa la franchezza), ma non appena ho sfogliato alcuni tuoi articoli mi sono reso conto che avevi qualcosa in più rispetto ai “concorrenti”, sopratutto quando ho letto l’articolo ” Ho chiuso la porta?” che mi ha davvero aperto un mondo dato che anch’io ero afflitto da quella terribile malattia.
Finita la premessa volevo chiederti qualche consiglio sperando di non tediarti troppo. Sono un ragazzo di 26 anni laureando in Giurisprudenza (mancano 4 esami), ho cambiato facoltà all’età di 21 anni e ho fatto di tutto per recuperare il tempo “perso” arrivando addirittura ai livelli dei miei colleghi partiti 2 anni prima di me. Ora il problema è che non trovo più la concentrazione per studiare, ho provato il tuo metodo delle dita magiche ma sfortunatamente non riesco ad ottenere i risultati sperati. Mi perdo facilmente davanti al pc (e non sono l’unico come ho letto nei commenti precedenti) o se non sono davanti al pc semplicemente non riesco a concentrarmi: leggo senza apprendere. Ho già saltato una sessione di esami senza alcun risultato. Aggiungo anche se sono terribilmente spaventato dal futuro, sopratutto perché tutti si aspettano che una volta laureato faccia l’esame di avvocatura, ma in realtà non ne sono completamente convinto. Tutti i miei famigliari (compresa anche la mia ragazza) hanno grandi aspettative ed essendo sempre stato una persona molto studiosa e diligente ho anche il timore di discutere con loro di questo blocco.
Non mi aspetto rimedi magici o miracoli, già il solo parlarne mi ha tolto un peso.
Grazie anticipatamente.
Ciao Luca,
Perché scusarti di aver detto quello che pensi? 🙂 Io la trovo una nobile attitudine e, anzi, mi fa molto piacere che tu ti sia sentito libero di esprimerla. E mi fa altresì piacere che – dopo aver avuto quel pensiero – ti sia comunque sfidato a darmi fiducia. 🙂
Credo che, anche nel tuo caso, trattasi della famosa “strizza”… E’ lì il tuo blocco, non in chissà quale problema filosofico. Tu hai “paura” di quello che succederà più avanti e, il tuo simpaticissimo inconscio, che ti vuole tanto bene, non sta facendo altro che cercare di “salvarti” dal baratro. Il suo meccanismo è questo: Lì davanti a te c’è un pericolo? Benissimo… resta qui e sei salvo…
Questo meccanismo sta cercando di “salvarti” ma il rovescio della medaglia è tutto lo stress che ti stai caricando sulle spalle.
In che modo dire quello che pensi – esprimere i tuoi timori – cancella il fatto che tu sia una persona molto studiosa e diligente?
Mi hai espresso molto chiaramente quello che tutti i tuoi familiari si aspettano da te. Mi è invece molto meno chiaro cosa TU ti aspetti da te e dalla tua vita.
Come hai visto, essere sincero con il sottoscritto, parlarne, ti ha portato a toglierti un peso. Mi chiedo quanto altro peso potresti toglierti se fossi sincero anche con i tuoi familiari.
E chissà, camminando con molto meno peso, dove potresti arrivare… 😉
Panda
Ciao Panda,
Innanzitutto complimenti per i preziosi consigli che dai!
Giungo qui anche io con la già plurinominata Aria di Morte. Sto per cominciare il terzo anno dell’università per traduttori e interpreti, una facoltà assai dura che richiede tanti tanti sacrifici fisici, mentali ed economici! Sono praticamente in pari con gli esami, se non fosse per quello che viene considerato uno degli esami più ostici in assoluto: linguistica. Il problema è che lo sto preparando per la terza volta, la prima sono bocciata perché ne preparavo tre contemporaneamente, la seconda volta invece è stato il dramma. Sono una persona un po’ insicura e molto molto molto ansiosa, ma credevo di essermi preparata bene ed ero serena. La mattina dopo davanti ai fogli ho avuto un blackout. Avendo memoria fotografica ricordavo dove erano i concetti ma non avevo la minima idea di cosa scrivere tanta era l’ansia di farlo bene a tutti i costi e la gran confusione che avevo in testa. Ma eccomi qui… A 4 giorni dall’esame, ora che dovrei avere tutta la carica del mondo e la voglia di fargli vedere una volta per tutte che sono capace…. Non riesco a far nulla. Sono bloccata, demotivata, angosciata, annoiata senza un briciolo di forze per andare avanti. Guardo i libri aperti tutti i giorni senza trovare lo stimolo di andare avanti. Ho molti motivi e stimoli per darmi la carica (soddisfazione personale, un bellissimo viaggio il giorno dopo l’esame, il ripagare i sacrifici dei miei genitori) ma nonostante siano importantissimi per me non mi spronano. Tutti i parenti mi consigliano decotti miracolosi per distendere i nervi ma ho paura che mi mettano sonno e basta… Anche il fisico comincia a dare i primi segni di allarme: muscoli contratti, mascella dolorante, sbalzi di umore continui…
Insomma, sono nel CAOS più completo!
Ti prego aiutami!!!
Grazie mille,
Silvia, la pazza demotivata
Ciao Silvia
Tutti con aria di Morte, in questi giorni? E dire che non siamo ancora a novembre… 🙂
Intanto complimenti per essere praticamente in pari con gli esami, in una facoltà dura e che richiede tanti sacrifici come quella che hai scelto.
Come hai potuto sperimentare in prima persona, spesso l’ansia “da prestazione” funziona per prepararsi a qualcosa (oddiooddiooddio devostudiaredevostudiare) ma, altrettanto spesso, se non ci ricordiamo di lasciarla fuori dall’aula durante l’esame, può accadere che sia una pesssimissssima consigliera.
Ok, fortunatamente il passato è passato ed un disco di Arisa non torna più, quindi vediamo che può succedere da oggi in poi, che ti porta verso il tuo obiettivo.
Intanto ti direi che i parenti, stranamente, non ti hanno dato consigli del cavolo. Cioè distendere i nervi è sicuramente utile. Se lo fai, ovviamente, non solo se “pensi” di farlo… 🙂 Ma fra “distenderti” ed “addormentarti” ci dovrebbe essere un po’ di differenza… giusto?
Lo stesso fisico ti sta URLAAAAAAAAAAAAANDOOOOOOOOOOOOOO di “rallentare” i giri del motore (e tu stessa ti definisci “senza un briciolo di forze”). Lo so che può sembrare strano ma “staccare” la mente ed il corpo è -spesso – la cosa più utile che possiamo fare. Solo che… non vogliamo farlo. 🙂
Perché? Semplicemente per paura. Perché altrimenti sembra che non ci stiamo “occupando” abbastanza di quello che dobbiamo fare.
Che cosa ti aiuterebbe a “rallentare” e distenderti? Che cosa dovrebbe succedere per permetterTI di farlo, e recuperare energie?
Ora, dici che hai molti motivi e stimoli per darti la carica e sicuramente prima funzionavano perfettamente. Oggi però qualcosa sembra si sia inceppata e ti definisci demotivata, angosciata, bloccata ed ANNOIATA. Apperò… hai i 4 Cavalieri dell’Apocalisse a sbarrarti il passo, eh? 🙂
Quindi ecco che arriva la domanda fatidica:
Hai testato su di te l’esercizio che ho consigliato all’interno dell’articolo? Dicono che funzioni anche contro i Cavalieri dell’Apocalisse… 😉
Interessante quel “dovrei aver voglia di fargli vedere una volta per tutte che sono capace”. E visto che – tendenzialmente – ai professori poco gliene cala, cosa vuoi fare per dimostrare A TE STESSA di cosa sei capace?
Let me know
Panda
Ciao Panda,
Anche io arrivò qui con aria di Morte. Sono a 4 esami dalla laurea in matematica. Tra una settimana ne devo fare 2 e ancora non ne studio uno. Non ho più la forza di aprire libro.. Sono demotivata, angosciata.. Non voglio più stare qui dentro eppure non riesco a darmi una mossa..
Ciao Disperata 😀
Anche tu ti senti a fine corsa ed hai smesso di pedalare?
Hai scritto bene definendoti “Ennesima”… del resto è un problema piuttosto comune, quindi tranquilla: a tutto c’è rimedio fuorché all’Isola dei Famosi!
Il mio consiglio, per ora, è “l’ennesimo”: hai praticato la tecnica descritta nel mio articolo? Gira voce che faccia “miracoli” per allontanare l’aria di Morte incombente sugli esami universitari… 😉
Capisco che il laurearti in matematica magari non ti entusiasmi 🙂 ma… cosa vuoi in realtà? Perché ci sono tanti modi di “non stare più qui dentro”…
Qual è il tuo VERO obiettivo?
Cosa pensi ti aiuterebbe a “darti una mossa”?
Grazie all’esperienza di essere arrivata a 4 esami dalla laurea, che cosa hai imparato su di te che oggi può esserti utile per prepararti?
Qual è la motivazione che ti ha spinto ad arrivare sino a qui?
Quale tua capacità ti riconosci che ti ha fatto arrivare a 4 esami dalla laurea che oggi puoi nuovamente decidere di utilizzare per raggiungere il tuo obiettivo?
Panda
ciao,
mi chiamo elena e ho avuto tanti problemi all’università, ho perso anche 24 esami e ora facendo il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento, di quasi ogni esame sostenuto, devo recuperare due crediti. ho perso completamente la voglia di studiare, anzi ho la nausea quando vedo un libro. secondo te c’è un rimedio? non voglio mollare l’università perchè me ne pentirei in futuro, ma sono completamente bloccata.
ti ringrazio in anticipo e complimenti per il sito che hai creato!
Ciao Elena,
capisco la tua nausea, chi non l’avrebbe al posto tuo? 🙂
Sì, secondo me c’è un rimedio, e lo trovi esattamente all’interno dell’articolo che hai commentato: pratica la tecnica di cui ho parlato e dimmi che succede.
Servirà sia a sbloccarti che a cancellare la nausea, sostituendola con una bella voglia di libro.
MA funziona solo se la FAI, non se la leggi e basta… 😉
Come puoi leggere dai commenti all’articolo stesso, chi ha praticato la tecnica ha ottenuto risultati. Gli altri, quelli che pensano che le cose funzionino per “infusione”, come per le bustine del thé, si sono limitati a non rispondere alle mie domande…
Tu a quale gruppo vuoi appartenere? 😉
Ciao!
sono una studentessa di 22 anni e sono all’ultimo anno di università. Tra una settimana ho 2 esami importanti, due dei cinque che mi mancano per laurearmi. Quest’estate ho dato il meglio di me, studiavo sempre e sono riuscita a fare un sacco di esami. Ora invece non riesco più a studiare seriamente, faccio una fatica tremenda: di solito il fatto di sapere che l’esame è entro pochi giorni mi fa venire talmente tanta ansia e paura che studio giorno e notte! Ma questa volta non è cosi, è come se non mi importasse! Perchè??
Ora che sono quasi alla fine e mi sto avvicinando al mio futuro ho paura di affrontarlo e di conseguenza rifiuto di fare tutte le cose che mi porteranno ad esso. Non mi capisco, perchè l’unica cosa che desidero è finire questa università una volta per tutte. Non riesco ad essere motivata! Ogni giorno mi sveglio con un piano dettagliato su cosa dovrò studiare e invece quello che faccio è studiare mezzora e poi perdermi in facebook, youtube, internet, o qualsiasi altra cosa che non siano i libri! Non posso andare avanti cosi..devo per forza fare questi esami ora altrimenti li rimando a gennaio e rischio di andare fuori corso.
Non riesco più ad andare avanti, perchè ho la sensazione che non mi importi più? Continuo a dire a me stessa “Ma si, c’è tempo!” anche se non ce n’è..trovo sempre mille scuse. Cosa posso fare??
Ciao Martina.
Visto che la tua domanda rispecchia un problema piuttosto diffuso ho deciso di risponderti con un belllllllllarticolo.
Lo puoi trovare qui: https://www.memosystem.it/articoli/come-si-studia-bene/motivazione/paura-degli-esami-universitari
Buona lettura e… buono studio 😉
Panda
merci beaucoup ^-^ questo tuo articolo è una soluzione!!! Grazie grazie grazie. Continua cosìììì 😉
Ciao Aissa,
Prego, prego, prego e… grazie a te per il commentooooooo. 🙂
Ciao, non vorrei essere la classica depressa che arriva con l’aria di morte incombente nell’animo, ma se nella mia vita non c’è nulla che mi piace fare in modo così entusiasmante? Se non c’è nulla di veramente bello che non vorrei smettere di fare? Fammi sapere come comportarmi! Grazie mille!
Ciao Skiz.
Tranquilla, non mi hai minimamente fatto l’effetto della “classica depressa che arriva con l’aria di morta incombente nell’animo” 🙂
Solo che, per risponderti, ho bisogno di capire meglio quello che vuoi dire. Mi stai dicendo che non hai mai fatto ESPERIENZA di qualcosa che ti sia piaciuto in maniera entusiasmante (quindi non hai questa “informazione” nella tua memoria) OPPURE che non riesci ad immaginare nulla di così bello che ti piacerebbe fare, qualcosa per cui “muovere il fondoschiena”? Qual è il punto, memoria o immaginazione?
Panda
Grazie panda.:)
Comunque leggendo il tuo articolo,ho imparato a sentirmi più sicura….e allenandomi ci sn riuscita…grazie….complimenti….è davvero un buon sito…ora sono sicura più che mai di me stessa…ciao
Benissimo!!! 🙂
E’ importante allenarsi per raggiungere ciò che veramente si vuole ottenere.
Allora buona continuazione e buon divertimento!
Ciao Memesystem,aiutoo!!!tra pochi giorni ho gli esami di terza media e non s’ho come ripetere l’inglese all’insegnante….non sono male in inglese…xro penso sempre di non pronunciare bene le parole…la pronuncia…Aiutami ciaoo…e grazie…:3
Ciao Mariagrazia.
E’ curioso quello che dici: “non sei male” in inglese (e questo, suppongo, abbia evidenza nei voti che hai preso durante l’anno scolastico) ma poi PENSI di non saper pronunciare bene le parole (e questo, mi pare di capire, non abbia nessuna evidenza se non nella tua testolina 😉 ). La mia vecchia insegnante di inglese era in grado di capire se la pronuncia di uno studente era ok oppure no. La tua invece? 🙂 Cosa ti aiuterebbe a pensare di saper pronunciare bene le parole?
Grazie mille! Era demotivatissima prima di leggere il tuo consiglio,ora mi sento più carica che mai!
Ciao Alessia.
Bene, sono contento che ora, dopo aver letto l’articolo, ti senta più carica che mai. Adesso sfrutta questa carica per fare quello che veramente vuoi!
Buon lavoro!!!
Ciao Panda. Ho letto quest’articolo e mi è sembrato interessante, tanto che dopo questo commento proverò il metodo di ancoraggio! Principalmente lo proverò perchè sono al 4° anno di ragioneria, e da 2 anni capita che da settembre a febbraio sono lucido, attento, seguo, STUDIO a casa e riesco a prendere ad esempio 10 nei compiti di economia aziendale.. Il problema arriva in questo periodo! Arrivano le belle giornate, aumenta la temperatura e io non riesco proprio a concentrarmi! Magari giocherei 8 ore di fila ad un videogioco qualsiasi piuttosto che aprire il libro.. Il problema è che questo mese è, manco a dirlo, il più importante per ambire agli 8 punti di credito che danno al 4° in vista dell’esame dell’anno prossimo, ma non riesco proprio ad aprire il libro!
Poi quest’anno, per la prima volta, noto una semplicità assurda nell’apprendere. Mi spiego: apro il libro, inizio a leggere e le cose le capisco al volo, non c’è bisogno di riprenderle! Il problema è che una volta che il cervello capisce che queste cose sono facili, perdo la voglia di continuare a studiare! E quindi le 20 pagine di diritto me le tiro per 3 settimane, e magari prendo pure uno o due impreparati prima di mettermi d’impegno a studiare!
Qualche consiglio?
Ciao Carmelo.
Vedrai che FARE l’ancoraggio ti aiuterà molto in quello che ti serve. Bada bene che ho detto FARE e non provare: c’è una bella differenza… 😉
Hai una bella fortuna: inizi a leggere e capisci le cose al volo. Complimenti!
Questo vuol dire che puoi iniziare la tua giornata dedicando il giusto tempo allo studio – quel poco che serve – per POI poter passare tranquillamente 8 ore di fila ad un videogioco senza nemmeno avere i sensi di colpa. Ce ne fossero di ragazzi fortunati come te… 🙂
Quindi, di cosa pensi di aver bisogno per essere una persona che fa PRIMA quello che è importante far per ambire agli 8 punti di credito?
Che cosa dovresti dire al tuo cervello per indirizzarlo a capire che le cose facili si possono fare subito, per poi poterti dedicare tranquillamente ad altro?
Fammi sapere come va.
Ciao Panda sono Sofia e ho iniziato la prima media.
Quest’anno non ho voglia di fare niente mentre fino all’anno scorso quando frequentavo l’elementari avevo sempre molta voglia di fare e di conoscere cose nuove ma non so perchè quest’anno come se la mia testa fosse cambiata non ho voglia di fare niente e non riesco a capire il perchè da 8 9 10 i miei voti siano calati da 8 7 6 posso capire che le medie sono un po piu difficli ma tutte le miei compagne mantengono gli stessi voti dell’anno scorso.
Ogni verifica che faccio mi terrorizza anche se studio e
spesso mi esce anche qualche lacrima.
Ma c’è un rimedio per non mettersi a piangere prima di fare una verifica?
Ciao Sofia.
Chissà, forse la tua testa è cambiata perché… è cambiata Sofia. Quello che posso consigliarti è di lasciar stare il “perché” succede questo e concentrarti invece su quello che vuoi ottenere. Quando eri alle elementari che cosa ti faceva scattare la voglia di fare e conoscere cose nuove? Secondo te cosa ti permetteva di farlo?
Ogni verifica che fai ti terrorizza? E per quale motivo? Qual è la cosa peggiore che può capitarti? 🙂
Certo, prendere un brutto voto non fa mai piacere, soprattutto quando una persona si impegna molto a studiare, ma un voto… è solo un voto. 🙂
Può essere lo specchio di quello che fai (o che non fai) oppure può essere solo un momentaneo “abbaglio”. Hai presente gli specchi deformanti dei luna park? Ecco, quella che viene riflessa lì sei tu ma… non sei tu. 🙂
La cosa utile non è “scappare” da quello che succede, ma trovare il modo di trasformarlo in quello che vuoi che succeda. Che cosa ti servirebbe per riprendere la voglia di studiare e di conoscere? Ritrova quella e… vai.
Vuoi un rimedio per non metterti a piangere, prima di una verifica? Eccotelo: quando sei a casa fai almeno 6-7 volte l’esercizio che ho spiegato in questo articolo (vedrai che succede) e poi durante la verifica, prima di prendere in mano una penna, pensa alla cosa più divertente che conosci, e… cominciare a prendere nuovamente 8… 9… 10.
Fammi sapere come va.
Ciao Panda, bell’esperimento, a dire il vero ho provato a farlo ma non è successo granchè, evidentemente devo focalizzare meglio il mio ricordo del concerto di caparezza, il più bello che ho 🙂
Ma arriviamo al dunque. Ho letto decine e decine di testi, video, ho provato di tutto per mettermi a studiare. Il punto è che è stupido il modo in cui mi comporto! Non faccio niente nelle prime ore del pomeriggio,(come in questo momento tra l’altro, in questo istante dovrei studiare) mi appoggio sul letto, disegno, vado su quel maledettissimo facebook, leggo…tutto pur di non studiare! Arrivano le 17 che dico “forse dovrei iniziare” e perdo mezz’ora solo per autoconvincermi! Il tempo passa e pian piano perdo la voglia e l’energia. Ho notato che molti che ti hanno scritto solo del liceo Classico, ebbene lo sono anche io XD Sono talmente pigra da non voler fare le versioni perchè mi scoccio a sfogliare l’enorme dizionario di greco e latino. Questo comporta fare i compiti in classe. In prima media ero un genio! Ero brava, veloce, interessata…adesso mi sento uno schifo, i miei amici prendono voti alti e io al MASSIMO qualche otto. Mamma conta su di me e ogni volta che mi ritiro da scuola con uno sei o un sette la deludo sentendomi dire “stai facendo schifo” Odio ripetere le cose ad alta voce perchè dò per scontato “ma tanto le so fare, ho capito”
AIUTO! non c’è rimedio!
Ciao Claudia
La prima cosa che mi viene da dirti è questa: smetti di PROVARE a fare qualcosa. FALLA e basta! 😉
Quando smetti di “provare” e ti attivi per “fare”, il messaggio che dai alla tua piccola testolina diventa molto più forte.
La tecnica illustrata fa assolutamente al caso tuo. Forse devi solo “settarla” perfettamente sulle tue emozioni. Fallo e vedrai che ne sarai pienamente soddisfatta.
Non c’è rimedio dici? Per conto mio l’unica cosa a cui non c’è rimedio è il Grande Fratello, quindi vedrai che una soluzione la troverai. 😉
Cosa facevi in prima media per essere brava, veloce ed interessata? Cosa ti permetteva di essere un genio? Quali convinzioni avevi che ti permettavano di ottenere i risultati che ottenevi?
Che cosa dovrebbe essere vero OGGI per permetterti di replicare quei risultati?
Quali convinzioni potrebbero supportarti per permetterti di ottenere nuovamente i risultati di un genio?
Dici che mamma conta su di te. Uao, che bello che lei riponga fiducia in te. E tu, su chi conti?
“Tanto le sai fare…” ed io ne sono più che convinto. E come vuoi dimostrarlo a TE stessa? 🙂
Ciao Panda, innanzitutto bell’articolo ^ – ^
Comunque, avrei un problemone.
É da quando ho iniziato le medie che non riesco a studiare. All’inizio ero semplicemente un po’ svogliata: a volte non facevo i compiti e non studiavo sempre per bene, ma in qualche modo facevo più o meno il mio dovere di studentessa. Poi col tempo la situazione é cambiata e mi é sfuggita di mano. Ora temporeggio su tutto, faccio i compiti la sera tardi/notte (se non a scuola) e quando so che i professori non se ne accorgono faccio gli esercizi a caso o cambio il numero e la pagina a quelli che ho fatto prima.
Adesso sono in terza media, e con questo metodo ho praticamente tutti 7, più qualche 8 e un 9, però non ricordo molto di quel che ho fatto, e ho paura per l’esame e non so come farò a sopravvivere alle superiori.
Voglio riuscire a studiare, ma non riesco a metterci felpa buona volontà!!! Aiutooo!
Ciao Liz.
Grazie per i complimenti.
E’ interessante quello che dici… 🙂
Mi sembra che tu finora abbia un po’ giocato a sfidarti, cercando continuamente il limite inferiore verso cui spingerti. Ora, come hai detto tu stessa, la situazione ti è sfuggita di mano e vuoi cambiare rotta. Bene: ottima scelta! 😉
Mi sembra che tu abbia già intuito verso che direzione dovresti muoverti, vero? Quindi ti manca solo di cominciare a mettere un piede davanti all’altro, per iniziare a camminare.
Quindi la prima domanda che ti faccio è: che risultati hai avuto provando la tecnica di cui ho parlato nell’articolo? Questo articolo si chiama, guarda un po’, “Voglia di studiare: come trovarla”… Pare che ci sia descritta una tecnica magica per trovare la motivazione… 😉
La seconda è molto più semplice: che capacità devi sviluppare per diventare la studentessa che vuoi essere?
Ricordati che “Volere è Potere!”
Panda
ciao panda,
sono una studentessa che frequenta la Prima Liceo classico (3 superiore, per intenderci) e ho un grande problema con lo studio: non riesco a concentrarmi su quello che faccio e perdo ore e ore di tempo prezioso, spesso sottraendole ad altre attività come sport, amici o persino il sonno. mentre studio, per esempio, mi alzo, chiamo un amico, gioco con il gatto, mangio, entro su FB… anche adesso, per esempio, dovrei studiare… ma sto perdendo tempo dietro cose futili!!
nonostante ciò, riesco ad ottenere ottimi risultati a scuola, e proprio per questo motivo non ricevo una spinta sufficiente a cambiare atteggiamento… anche se, quando i risultati che ottengo non mi soddisfano, ho verticali crolli d’autostima che sfociano in pianti, tragedie e/o autocommiserazioni… ma non in rimedi concreti come prendere il libro e studiare!! tra l’altro, per non suscitare l’ira dei miei genitori, sono costretta a mentire dicendo loro che ho studiato molto una certa materia quando in realtà non ho aperto nemmeno il libro. come posso fare per uscire da questo stato di perenne tensione e insoddisfazione, che mi logora moralmente e fisicamente? puoi aiutarmi?? grazie in anticipo, Arianna.
Ciao Arianna.
Allora… vediamo un po’ una bella serie di consigli:
Inoltre, per la questione “tensione e insoddisfazione”, potrebbe aiutarti praticare l’esercizio che trovi qui https://www.memosystem.it/articoli/allena-la-mente/relax/evitare-stress-rilassarsi
Ciao e buono studio 😉
Ciao Panda, mi chiamo Ilaria e sono una studentessa universitaria al primo anno. Ti scrivo perché ho un problema e mi piacerebbe sapere come tu al mio posto lo affronteresti. A febbraio dovrei dare il mio primo esame, di una materia che odio con tutto il cuore: glottologia. Il problema e’, che quando una materia non mi piace non c’è verso di farmela piacere, e continuo a rimandare il momento in cui debba iniziare a studiare. E intanto il tempo passa e la data dell’ esame si avvicina. Che ansia! Hai qualche consiglio per me? 😀 io non ho particolari problemi di studio, per mia fortuna riesco a studiare anche abbastanza velocemente SE MI CI METTO, ma appunto, quando non ho voglia e sono convinta di odiare una materia, non vado da nessuna parte! Panda… Aiuto!!
Ciao Ilaria.
Aaaaaaa quanto “odio” che c’è in questo mondo… ahahahah. Io sono più per l’Ammmmore. 😀
Anyway, vediamo come posso esserti utile. Intanto la prima cosa che mi viene da chiederti è se hai provato su di te l’esercizio che ho consigliato nell’articolo. Se lo hai fatto, che risultati hai avuto?
Come già hai intuito, il rimandare non blocca certo le lancette dell’orologio, quindi è solo spostare un appuntamento. Vuoi sapere come lo affronterei io? Beh il Panda cerca sempre il lato divertente di ogni cosa, quindi… 🙂 Come puoi far diventare divertente per TE qualcosa come glottologia? Non ti chiedo di obbligarti a studiare una materia odiosa. Ti dico di cancellare quell’odio per sostituirlo con gioia ed allegria. Hai una materia che ti piace moltissimo? Immagino di sì. E cosa ti piace di quella materia? Il modo di esprimersi dell’insegnante? I temi trattati? Che cosa fa scattare in te la voglia di studiare velocemente? Una volta che hai capito queste cose, puoi replicarle tramite l’esercizio che ho consigliato a Tony nell’articolo.
Come hai detto tu, sei CONVINTA di odiare la materia. Bene, che cosa ti serve per CONVINCERTI che ti piace?
Ricordo che tempo fa un mio cliente aveva un “problemino” con un professore di psicologia sociale. Odiava andare alle sue lezioni perché si sentiva quasi oppresso dal modo di comportarsi del simpatico figuro. Gli dissi di immaginarlo vestito da clown, con tanto di scarponi giganti e con la voce di Paperino e… indovina? Non vedeva l’ora di andare a lezione a farsi due risate. 😉
Sera panda, in primis complimenti per l’articolo, mi ha davvero colpito. Ho 19 anni e sono alla fine del percorso di studi della scuola media superiore, quindi, avrò l’esame di maturità (e ho Fifa!!), ma cerco, nel contempo, di realizzare un sogno, ovvero entrare nella facoltà di medicina e chirurgia, poichè è il mio sogno più grande diventare medico. Sono al ragioneria, quindi materie diverse da quelle per l’esame di ammissione e quindi un lavoro in più, ma a volte non ho voglia nè di studiare per scuola e nè per l’esame. E ci sto tanto male, perchè quando mi ci metto, anche 5 ore studio ed ho ottimi risultati, però ci sono questi momenti, che oltretutto buttano la mia autostima sotto i piedi :'(. Help me!!
Ciao Mirco
Grazie per i complimenti 🙂
Ah che cosa santa la Fifa… ci comunica che siamo veramente coinvolti ed interessati a ciò che facciamo. La questione non è “non avere Fifa” (o P.E.S.), ma cosa vuoi farci con questa fifa? L’importante è saperla gestire nel migliore dei modi.
Hai detto che cerchi di realizzare un sogno: ottimo. E’ il modo migliore di vivere alla grande: realizzarsi nelle proprie azioni. E sappi che è una cosa così scontata.
A volte non hai voglia di studiare? Beh, credo che questo dimostra che sei un essere umano e non un computer con le scarpe da tennis… 😉
Dici che quando ti ci metti studi anche 5 ore ed hai ottimi risultati. Ok. E cosa fai per metterti in questa condizione? Che cosa ti spinge a farlo? Cosa ti dici? Cosa fai? Una volta che capisci qual è la tua strategia proattiva, puoi riprodurla in ogni momento.
Se ti capita che qualcuno – o qualcosa – butti la tua autostima sotto i piedi non devi far altro che fare un bel respiro, “spostarti” di un passo, raccoglierla, darle una “sbattuta”, RISOLLEVARLA ed andare avanti. Ed è molto più semplice da fare se, fra una cosa e l’altra, ci piazzi anche un bel sorriso! 😉
Ciao Panda, prima di tutto complimenti per il tuo articolo e per il modo di esprimerti 🙂
Sono una studentessa di giurisprudenza, secondo anno, che ha sempre amato materie inerenti al diritto, un giorno vorrei intraprendere la professione di criminologa. E fin qui tutto ok.. Ma il problema c’è ed è bello grosso: sono al secondo anno, e fin ora non ho dato neanche un esame. “Ma vedi che svogliata questa ragazza, neanche un esame?!” (penserete)
Ebbene, io sono la prima che si arrabbia con se stessa, continuo a ripetermi “Se è la cosa che mi piace di più, perchè non mettermi li, seduta a studiare?” Sembra strano, lo so, ma io sono la prima a voler studiare, so i sacrifici che fanno i miei per pagarmi l’università, so cosa significherebbe non portare a termine gli studi, so che posso farcela… Ma intanto, quando mi siedo li, davanti ad un libro, fatto il primo capitolo “puff” ecco che la concentrazione va via…e non torna più per giorni, settimane.. Non è una cosa normale, lo so.. Ho provato la tua tecnica, ma ok la prima volta, ma le seguenti sono punto e a capo.. Sapresti dirmi il “perchè” di questo mio comportamento? Se non lo voglio, non lo accetto, perchè continuo a farlo?
Grazie per la tua attenzione 🙂
Ciao Vale
Grazie per i complimenti.
Vuoi sapere il perché dei tuoi comportamenti?
E dopo che avrai saputo il “perché”, cosa sarà cambiato? 🙂
Sai Vale, la domanda “perché?” dovrebbe essere l’ultima cosa da considerare – anzi andrebbe cancellata proprio – visto che non ti porta nessun dato realmente utile.
Come ho scritto in un’altro articolo, che trovi qui, il “perché” ti tiene bloccata sul problema. Non è una domanda funzionale per andare avanti.
Forse il busillis potrebbe proprio essere che “non lo accetti e non lo vuoi”, ma qui scendiamo in ambito metafisicointellettttttuale, quindi sterzo subito. Intanto la tecnica che ho descritto funziona proprio perché la si ripete. E’ un po’ come accendere l’interruttore della luce: OGNI volta che vuoi accenderla devi premere il bottone.
Quando la concentrazione va via… dove va? 🙂 Ossia, che succede esattamente? Ti perdi a fare altro? Chatti su feisbùk? Vai a vedere i California Dream Men? Prova a tornare ad una esperienza, vivendola in prima persona, dove hai “fatto il primo capitolo e poi puff” e nota che cosa è successo UN ATTIMO prima di quel “puff”… ti sei detta qualcosa? Hai visto qualcosa? Qual è l’evento “scatenante”?
E, soprattutto: dici che la concentrazione va via e non torna più per giorni… settimane… sembra quasi che la concentrazione sia una specie di entità che va e viene come un poltergeist 🙂 La concentrazione è qualcosa di TE. Sei TU che ti concentri, non è la lei che viene a trovarti, come una vecchia zia zitella e rompipalle che si sente in diritto di entrare ed uscire quando le pare: questa casa non è un albergo!!! 😀
Ti è mai successo di concentrarti, una volta nella vita, in un qualsiasi ambito? Se sì, COSA hai fatto per concentrati e restare concentrata?
Ciao a tutti,mi trovo a scrivere qui delle mie difficoltà perchè ormai la lucina in fondo al tunnel mi sembra sempre più lontana e debole..Mi sono sempre reputata una persona intelligente, non colta certo, ma sicuramente ben istruita e piena di interessi, di indole molto razionale e severa con se stessa.Ho frequentato il liceo classico e mi sono diplomata con una votazione discreta credo.Non mi piaceva studiare troppo e preferivo dare il massimo nelle materie che realmente mi appassionavano e in cui sapevo di riuscire mentre mi accontentavo della sufficienza in altre.Ero il tipo di persona che si riduceva a studiare tutto all’ultimo momento per presunzione e pigrizia, perchè ottenevo sempre il risultato che desideravo.Ma il bello era che quando dovevo studiare lo facevo eccome: chiudendomi in casa per tutto il periodo delle interrogazioni, studiando tutto il giorno fino alla sera tardi e se necessario anche di notte.Adesso sono al secondo anno di giurisprudenza (da gennaio comincio il terzo) e ho fatto 3 esami, da 6 mesi ormai tutti i giorni mi ripeto come un mantra “da domani studio” ma ovviamente non lo faccio mai, i miei genitori non sanno niente e questa cosa mi distrugge, riesco a dormire la notte solo perchè sono brava a non pensare a niente quando è ora di dormire, quando non riesco invece a scacciare i pensieri arrivano gli attacchi di panico.Ho valutato tutte le opzioni quali lasciare l’università e trovare un lavoro, cambiare facoltà ecc.ma desidero con tutto il cuore riuscire semplicemente a studiare.Sono perfettamente consapevole di trovarmi in questa situazione per colpa mia, non cerco scuse, non do colpe a fattori esterni, il problema sono io.Che fare? Non abbiate paura di essere troppo duri.
Ciao Katia
Troppo duro? Ecchesaràmaisuccesso? 🙂
Se pensi che ti serva esser presa a cinghiate temo di non poterti aiutare, almeno per ora: non ho ancora aperto un blog sul sadomaso… 😉
Tanto per cominciare ti dico che il problema NON sei tu, ma solo il comportamento che adotti, che non è funzionale.
Io non parlo di colpe per deformazione professionale, quindi possiamo saltare a piè pari questo discorso, vuoi?
Ti consiglierei di cambiare “mantra” e passare dal “domani studio” a ADESSO studio. Non fra un’ora, non fra 20 minuti, non fra 5… ADESSO. ORA. E poi FALLO!
Toglimi una curiosità: hai detto che preferivi studiare le materie che realmente ti appassionavano ed in cui “sapevi di riuscire”. Intanto mi piacerebbe sapere “come sai di riuscire” in una materia prima di cominciare a studiarla? Perché se capisci questo, puoi “programmarti” per farlo anche in altre materie.
Hai dimostrato che se vuoi ottenere il risultato che desideri sei in grado di studiare tutto il giorno, fino alla notte, se è necessario. Cosa ti spingeva a farlo? Ti dicevi qualcosa, prima di cominciare a studiare?
Che cosa ti appassionava? Come ottenevi i risultati che desideravi anche riducendoti a studiare all’ultimo minuto?
Torna ad un ricordo di quando frequentavi il classico e ti mettevi a studiare, vivilo in prima persona… e nota cosa facevi, cosa ti dicevi e come ti comportavi PRIMA di cominciare a studiare…
E poi… tanto per sapere: hai provato a fare l’esercizio dell’articolo? 😉
Ma se penso alla cosa che mi piace di più mi viene voglia di farla… Mi distrae ancora di più .. Perché la vorrei fare ma devo studiare… Quindi….
Ciao Den
Grazie di essere qui. L’articolo non dice solo di “pensare” alla cosa che ti piace di più ma c’è anche una cosina da “fare”, giusto? 🙂
Sono contento che tu sia scettico, perché così ti darai la possibilità di testare la tecnica nella maniera corretta, per scoprire che… chissà… 😉
Magari potresti scoprire che FARE una cosa, a volte, da dei risultati ben diversi rispetto a quelli che PENSIAMO potremmo ottenere, leggendola.
Leggi il commento di Martina, in basso, in questa pagina… 🙂
ma scusami o m’immedesimo nella situazione che mi fa piacere oppure penso al piacere stesso, cioè non posso guardare e identificare quel piacere se lo provo, sono troppo impegnato a sforzarmi di provarlo. Comunque io sono un caso ancora più disperato, mi viene la tachicardia e la depressione al solo pensiero di prendere un libro, di alzare il mio culetto, fare 5 metri e prendere i libri, e poi il bello è che faccio il liceo classico e come devo fare con 20 versioni di latino e greco, 20 esercizi d’inglese e 35 di matematica?????? D:
Ciao Marco, e benvenuto. 😀
Intanto è quantomeno curioso che tu ti “impegni a sforzarti” di provare un piacere… Direi che detta così sembra molto più difficile di quel che è, non credi? 😉
Su, lascia perdere gli “sforzi” e dimmi una cosa: quanta tempo ti ci vuole per prendere, nella tua mente, il ricordo più divertente che hai in “magazzino” e farti spuntare un sorriso sulle labbra? 😀
Ciao Panda, ho letto il tuo articolo e ne sono rimasto impressionato. Ti esprimi in una maniera stupenda ed è difficile trovare persone come te… Io sono un ragazzo di 15 anni alle prese con la vita, e devo dire che con lo studio non mi sto trovando benissimo. La mia vita sta subendo un enorme sconvolgimento sotto ogni punto di vista e ti GIURO che per motivarmi le ho provate tutte: musica, posizione da studio, relax, ma niente. Non mi riconosco più. Ho sempre avuto voti alti, ma adesso che mi trovo ad affrontare un tipo di studio più “impegnativo” mi sono buttato giù anche a causa di motivi personali (famiglia, relazioni). Adesso tutto si sta stabilizzando ma io sono del tutto demotivato e ricordo benissimo che quando ero motivato studiavo mettendo testa e cuore in quello che facevo e non voglio rovinarmi così… Proverò quello che tu hai scritto nell’articolo qui sopra, speriamo che funzioni!
P.s. Le persone come te tengono vivo il mondo xD
Eilà. Ciao Antonio.
Mi ero perso il tuo commento, quindi scusami se ti rispondo solo ora. 😀
Ti ringrazio mooooooooooolto dei complimenti!
Sicuramente i fattori esterni impattano sul rendimento scolastico, e non sempre è facile riuscire a “chiudere” la mente, focalizzandola solo su ciò che vogliamo che faccia. Ma sorridi!!! Non è impossibile, con il giusto impegno. E sono sicuro che tu sei una persona che si impegna nelle cose che vuole ottenere.
E’ passato praticamente un mese da quando hai scritto che avresti provato a seguire i miei consigli. Sono veramente curioso di sapere che risultati hai ottenuto, facendolo… 😀
Sei entrato anche tu nel Club degli Autoricaricabili, come la nostra Martina?
Ciao! Sono una studentessa al 3 anno di Psicologia! Adoro questa materia, fin dai tempi delle scuole superiori sapevo già quale carriera universitaria avrei voluto intraprendere! Avevo ottimi voti soprattutto nell’ambito delle scienze umane (avendo frequentato il liceo Socio Psico Pedagogico). Con alcune difficoltà, dopo la maturità ottenuta anche con un buon punteggio (98), ho tentato di entrare alla facoltà di psicologia di Napoli e di Caserta ma senza successo! Dopo tanto dispiacere e non mi nascondo anche di sofferenza, perchè credevo di non esserne all’altezza, navigando per internet ho scoperto la Facoltà di Psicologia di Chieti (ad accesso libero). Ecco, da quel giorno fui finalmente felice avevo la possibilità di provare a realizzare ciò che desidero fare nella mia vita! Ma purtroppo non posso frequentare le lezioni, sono fuori sede e non ho la possibilità di trasferirmi a Chieti. Per cui posso dire che la mia stanza è la mia università e non ho mai avuto la possibilità di vivere la vita universitaria (cosa che mi dispiace tantissimo) se non quando vado lì per dare un esame. Questa situazione mi reca a volte tanti disagi fino al punto di sentirmi spaesata e inappropriata con le mie amiche che intanto andando all’università hanno fatto nuove amicizie,nuove esperienze! Non mi sono mai demoralizzata fino in fondo però, ho sempre proseguito per la mia strada e continuo a dare gli esami. Ma Spesso anch’io perdo la mia motivazione… quello che mi ha spinto a fare questo salto nel buio! Ho sempre avuto buoni voti alle superiori e sono sincera la mia media universitaria è bassa e ciò nonostante non ho mai rifiutato un 20 o un 21(che nonostante il numero è frutto di sacrifici) solo per andare avanti anche senza aver ottenuto un buon voto! Ma cosa devo fare nei momenti di più totale sconforto? Quando penso che sto costruendo un gigantesco castello di sabbia? non so se sto esagerando…ma in alcune situazioni mi è difficile continuare a studiare e così mi abbandono ai pensieri… Distraendomi!
Intanto proverò questa tecnica sperando in un consiglio più specifico per la mia situazione! E Davvero tanti tantissimi complimenti per i suoi articoli… 🙂
Ciao Stella
Oh che bello. Ma sai che è fantastico incontrare persone come te, che sanno da tempo quello che vogliono e così fortemente motivate ad ottenerlo? E’ veramente un piacere.
Hai ragione, ne hai passate proprio un bel po’ fino ad ora. Proust disse “Più della psicologia stessa, la sofferenza la sa lunga in materia di psicologia” ed io direi che il tuo racconto conferma la cosa. 🙂
Capisco che ti piacerebbe sperimentare di più e, se per te ha senso, potresti provare a scambiare opinioni/idee/pareri/figurine di Cristiano Ronaldo in tanga attraverso i Forum. So che ne esiste uno specifico che riunisce quasi tutte le Facoltà italiane di PSI. E organizzano anche ritrovi fra gli iscritti. Parlo di https://www.opsonline.it/. Lo conosci già?
“Castello di sabbia”? uuuuuuullallà… Sicura? 🙂 Se c’è una persona che mi pare stia facendo, giorno per giorno, dei passi concreti per raggiungere il suo obiettivo quella mi sembri proprio tu… giusto o giusto?
Hai detto una frase interessante: “Ti abbandoni ai pensieri”. Giusta osservazione. Allora sii pronta a ri-prendere il controllo: quando noti che ti prende lo sconforto, tirati su, fai un bel respiro, sorridi e ricorda tutti i motivi che ti hanno spinto ad intraprendere questa carriera e, mentre lo fai, noterai che ti rilasserai. Ricorda tutto quello che adori della psicologia, la felicità che hai sperimentato quando hai avuto la possibilità di realizzare ciò che desideri fare nella vita, ed immagina che bello sarà quando sarai una psicologa affermata… e riparti di slancio!!! Non si sta alla grande quando si è al meglio?!?!? 🙂
Vedrai che con qualche sorriso, un bel po’ di rilassamenti e la tecnica dell’ancoraggio sarà tutto molto semplice.
Fammi sapere come va e… un’ultima cosa: la prossima volta che mi dai del “lei” non ti rispondo più… 😉
Ciao Panda!
Grazie mille per le tue parole e soprattutto per i tuoi consigli, sicuramente ne farò tesoro! 🙂
Opsonline è un Forum che conosco molto bene e fortunatamente mi è davvero molto utile!
Per il resto non so che dire, sei stato in grado di darmi conforto e sicurezza come se fossi stato davanti ai miei occhi!… Credo di aver ritrovato la giusta Carica!! Ora corro a Studiare e…
sono felice di considerarmi anch’io una nuova fan di Memosystem! 😉
A Presto!
per me studiare è un divertimento!è tutto
Ottimo! Il divertimento nello studio è una delle cose più importanti! Non è tutto ma è una buona fetta del tutto 😉
Buona sera Panda…
Mi chiamo Alessandro ed ho 15 anni.. Frequento le scuole superiori con indirizzo informatico però… Non so, c’è un qualcosa che mi blocca.. Io sono un ragazzo vanitoso, e mi ritengo uno dei migliori.. Forse è questo che mi frega! Ho una cultura più alta della media e amo sapere cose nuove ma ad una condizione:
riutilizzarle in futuro..
A volte perdo la voglia di studiare perché so che non servirà a nulla nella mia vita.. Anche se non posso saperlo ma mi autoconvinco di saperlo, capito? Mi sento ignorante a volte.. E soprattutto scemo, perché tutti dicono (io in primis) che ho un potenziale pauroso! Ma sapendo di essere intelligente, dico:” tanto lo leggo in 5 secondi e so tutto” e alla fine non leggo e prendo un voto che mi fa vergognare di me.. Così ho perso la voglia.. Ora dovrei studiare informatica per un’interrogazione, matematica per uno scritto e fare un analisi di italiano sulla manovra finanziaria.. Ma proprio non so da dove iniziare! Matematica è una lacuna per me, risolvo calcoli mentali in brevissimo tempo ma facendo cose che, come già detto prima, sembrano inutili alla mia mente, perdo la voglia. Non ho un metodo di studio, se mi interessa qualcosa la leggo una volta e so tutto per davvero però se non mi interessa non ho proprio voglia di provarci e non so da dove partire.
How can i do?
Ciao Alessandro,
il Panda in questi giorni è impegnato nello sviluppo di un nuovo progetto e non ha il tempo di risponderti o almeno non ce l’ha per farlo in modo esaustivo. Però non disperare: nei prossimi giorni tornerà tra noi e risponderà a tutte le tue domande. Puoi starne certo 😉
Ciao Alessandro.
Abbiamo iniziato il nuovo anno alla grande, e spero che sia così anche per te 😀
C’è un bell’articolo che ti aspetta, qui su Memosystem, e lo trovi qui:
https://www.memosystem.it/articoli/come-si-studia-bene/matematica/a-cosa-serve-la-matematica
Buon divertimento!
Complimenti davvero!
Questo articolo è scritto splendidamente, dà una forza a motivarti che è davvero incredibile!
Sicuramente, sulla mia tesi di laurea (dovrai aspettare ancora un po’ :D) ci sarà una bella dedica.
Grazie mille!
Ciao Mirko
Grazie davvero dei complimenti.
Non importa quanto dovrò aspettare. Quello che importa è che tu sappia che qui, su Memosystem, avrai a disposizione tutti gli strumenti che ti possono essere utili per raggiungere il tuo obiettivo.
Allora ci vediamo alla Discussione della tesi, ok? 😉
ciao ! sono un ragazzo di 23 anni e beh sono abbastanza demotivato durante questi tre anni mi sono accorto che andavo sempre a peggiorare all’inizio andavo benissimo avevo tutti otto e sette ero discreto.Ma adesso non so come recuperare quella voglia di studiare per ritornare motivato come un tempo 🙁
Prima di chiedere a “Panda” se ha qualche risposta per te ti faccio io una domanda: hai fatto l’esercizio spiegato nell’articolo? Che risultati hai ottenuto?
Ciao! Dopo tanti troppi anni che ho dato poca se non nulla importanza alla scuola ho deciso di fare qualcosa per cambiare. Il mio problema non è il fatto che sia stupida anzi ho buone intenzioni faccio un liceo linguistico e voglio fare l’università ma mi distraggo molto facilmente basta anche il minimo rumore per distrarmi ( mi metto a pensare su altre cose)e poi tendo a rimandare le cose: ad esempio devo studiare per una verifica comincio a dire :”vabbe studio domani” poi rimando all’ultimo giorno poi all’ultimo giorno mi passa la voglia e mi dico “troverò un modo per copiare…poi mi sopravvaluto penso che mi basta poco tempo per studiare che posso farlo anche la sera prima di una verifica e la sera prima rimando anche se in realtà ho bisogno di tanto tempo… ho gravi problemi anche di memoria le rare volte che riesco a studiare( ci metto tutto il pomeriggio e sera per studiare qualche pagina!) il giorno dopo avevo qualche incertezza e avevo qualche vuoto di memoria. Tutti mi dicono che il mio problema di cui non riuscirò mai ad andare avanti è la mia pigrizia non mi sento mai motivata..infatti ieri ho deciso di cercare di trovare una risposta leggendo qualche sito in internet e così ho trovato il suo che lo considero molto interessante! se sa darmi una risposta le sarò grata per sempre e mi aiuterà non solo dal punto di vista scolastico ma anche di vita! grazie!!!
Ciao Fafina.
Mi piace quel tuo “ho deciso di fare qualcosa”. Sono sicuro che questa tua decisione ti porterà lontano.
Che ne dici se, da bravo coach, invece di una risposta ti faccio un po’ di domande? 😀
1) Qual è la motivazione per cui vuoi cambiare? E quella per cui vuoi andare all’Uni? Se PER TE non sono motivazioni valide, il problema è a monte, non a valle… 😉
2) Qual è invece il motivo per cui tendi a rimandare? La “rimandite” è un po’ come il raffreddore: può venire per 1000 motivi. Qual è il tuo?
3) Hai “gravi problemi di memoria”? Sei sicura? Ellapeppa… E li definisci gravi solo perchè il giorno dopo hai avuto “qualche incertezza e qualche vuoto”? Pensa che conosco un sacco di manager che gestiscono flussi di dati ai limiti dell’incredibile e che, magari, un bel giorno non riescono a ricordarsi il pin del bancomat. Come li chiamiamo questi, allora? Io, ad esempio, li chiamo persone “normali” 😀
4)Tutti ti dicono? Mmmm… è bello avere intorno persone che vogliono aiutarti. Ma sai che c’è? A me non interessa cosa pensano questi “tutti”. Io voglio sapere qual è PER TE il problema. Chiudi gli occhi ed immagina di essere al tuo meglio, il tipo di studentessa che vorresti essere, al massimo delle tue possibilità, con i risultati che vuoi: cosa stai facendo di diverso da ora? NON mi interessa come pensi che dovresti essere. Voglio proprio che immagini di vivere nella situazione in cui ottieni i risultati che vuoi… 😉 Nota cosa fai che invece ora non stai facendo…
5) Hai letto i miei altri articoli presenti sul sito? Sono sicuro che troverai altri spunti interessanti.
Last but not least
6) Hai FATTO l’esercizio di cui parlo nell’articolo soprastante? Perchè sono abbastanza sicuro del fatto che, se il problema è la motivazione, allora l’esercizio in questione può essere per te un bel modo di riuscire ad aiutarTI in tutto ciò che vorrai.
Fammi sapere
comincerò da subito ad allenare questa tecnica e tra qualche giorno Le racconterò i miei risultati…
essendo dislessica, non è l’intelligenza ma la stessa motivazione che molte volte è carente…
un grazie in anticipo
martina
Brava, Martina.
Allenati per bene e poi torna qui a raccontare come va.
Sono sicuro che avrai delle informazioni utili, per te e per chi leggerà, da raccontarci 😀
eccomi qui, come promesso a raccontarvi del mio diario di bordo..
che dire, mi si è aperto un mondo…la tecnica se allenata per bene funziona davvero, e poter fare una ricarica di motivazione quando più se ne ha bisogno è una cosa incredibile..
all’inizio qualche difficoltà si è presentata al punto 4, perchè cercavo di ingrandire ogni percezione sensoriale visiva tattile uditiva gustativa olfattiva…e questo mi portava paradossalmente a distrarmi dall’obiettivo..
ragionandoci a mente fredda mi sono accorta che in realtà accedere ai miei ricordi era molto più facile se mi lasciavo guidare dal senso per me dominante in quella situazione… l’UDITO
da qui in poi i risultati sono stati più che ottimi…e “sfurutto” la mia motivazione per risolvere anche i piccoli problemi dello studio universitario.
in particolare il problema che AVEVO con il ripetere a voce il determinato capitolo…
per me ripetere è una cosa difficilissima non perchè non ricordo cosa dire,
ma perchè parlare contro una muro senza avere un punto di riferimento che mi mantenga concentrata sull’argomento
(come può essere ripetere un amico)
per me era un vero calvario perchè mi interrompevo per ogni rumorino, perdevo il filo del discorso ecc ecc ecc…
bene….mi sono detta è ora di trovare una soluzione (perchè non sempre si riescono a trovare persone con cui ripetere)
una bella strizzata tra pollice e indice… e carica come una molla mi sono messa a cercare una soluzione..
l’ho trovata? penso proprio di si…ma questa è un’altra storia
GRAZIE PANDA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ciao Martina
Non c’è che dire: il tuo è uno di quei commenti che ogni trainer vorrebbe ricevere! Soprattutto perchè, a giudicare da come scrivi, mi sembri già avere un “piedino” dentro il miglioramento personale. 😀
– Hai fatto l’esercizio.
– Hai capito cosa funzionava meglio per te.
– Hai adattato la cosa alle tue esigenze.
– Hai portato a casa il risultato.
– Sai che puoi ripetere la cosa quanto e come vuoi.
– Sei contenta.
Che può volere di più un coach?
Grazie a te per aver creduto che tutto ciò fosse possibile, e complimenti per la tua focalizzazione verso l’obiettivo. 😉
ti dirò, ho riletto l’articolo meglio e ci sn tante cose che cmbaciano con la mia vita. faccio uno sport da comabattimento e quindi, per arrivare ad una gara devo allenarmi, scalare montagne(l’ho fatto proprio stamattina), correre, superare mille ostacoli affinchè la mia forma sia perfetta. tutto ciò per acquisir motivazione, per crederci, per credere che tutto ciò che sto pensando, facendo, vedendo, posso realizzarlo. il metododell ancoraggio(prima ancora che tu me lo scrivessi) l’ho utilizzato inconsciamente per migliorare le mie prestazioni, e mi sono accorto di nn essere quel ciclista della domenica che, vistosi superare da chicchessia si arrende e torna a casa, anzi, ho notato di essere quell atleta (sotto il profilo di studio) cn un potenziale enorme. ciò che consiglio anche agli altri è di vivere l’esperienza del ciclista(caso mai facendo semplicemente una corsa in salita per arrivare ad una meta prefissata) per capire cm siete veramente. io ho scoperto di essere un leone, e la psicologia dello sport ho capito che dv essere anche quella della mia vita. grazie stefano per avermi dedicato così tanto tempo. sei estremamente competente, hai centrato tutto ciò che avevo bisogno di sentire cn un semplice commento. complimenti
un saluto… tony
Grazie a te per la fiducia che riponi in Memosystem. 😉
Accorgersi del proprio potenziale è un ottimo passo avanti nella strada per quella che io chiamo la “Libertà Emotiva”.
Bene. Adesso sai che hai la capacità di “pedalare” per arrivare dove vuoi, e dove ti è utile.
Buon lavoro e… ci vediamo alla discussione della tesi 😀
sono veramente stupito di una risposta di tale portata. per fortuna il mio problema goà l’ero riuscito a superare. ho iniziato a dirmi ripetutamente:”scienza politica è la mia materia preferita, scienza politiche è la mia materia preferita, ….ecc ecc” e sn riuscitoo ad andare avanti. sn quasi pronto per qst ultimo esame. ti devo ringrazieare per i metodi di studio letti tra i tuoi articoli. mi hanno molto aiutato. ho letto l’articolo ed è molto incalzante. centra l’obbiattivo. complimenti. grazie ancora per esserti disturbato a scrivere quell papiello. :-)…
tony