Goooooooooooood Morninggggggggg !!!
Bentornata Martina.
E bentornati a tutti voi lettori.
Eccoci a questa seconda parte della mia risposta alla “giurisprudente” futura dottoressa che, lo ricordo per amor di completezza, ha espresso le seguenti problematiche:
Carissimo Panda,
COMPLIMENTI per l’articolo…
Sono Martina, studentessa universitaria di Giurisprudenza e fan dei tuoi articoli (specialmente di quello sulla “autoricarica di motivazione”) ti scrivo per chiederti una mano, una illuminazione.
Quando mi siedo e pianifico i miei esami, cosa e quanto studiare ogni giorno ecc. il problema è che spesso (specialmente per gli esami più grossi)mi accorgo che ho ripartito lo studio malamente oppure per qualche imprevisto non posso studiare per alcuni giorni e mi salta tutto il piano di studio…
Insomma arrivo a poco prima dell’esame con “l’acqua alla gola” situazione che mi crea uno stato di ansia non indifferente seguito a ruota da una spirale di mortificazione (sono sempre la solita che si riduce all’ultimo, è mai possibile che non impari dai miei errori, ho 21 anni e non mi so ancora organizzare decentemente) il che non fa altro che peggiorare le cose.
Panda ti chiedo: come posso migliorare la mia organizzazione e come posso gestire(in termini pratici) l’imprevisto e la mia ansia?
Nel precedente articolo ho dedicato del tempo a rispondere a due delle problematiche espresse dalla nostra amica, ossia i suoi comportamenti ansiosi, derivati da una non corretta implementazione del sistema di studio, e la gestione degli imprevisti. Non mi resta che parlare dell’ultimo punto ancora senza risposta, ossia…
Pianificazione & C.
Cara la mia Martina, inizio dicendo che “non sei la solita“, per il semplice fatto che ogni giorno sei, inevitabilmente ed inconfutabilmente, una persona “diversa”. Questo perché hai un giorno in più di conoscenze e di esperienza.
Prova a riflettere su quante cose impari ogni giorno, su quanta esperienza accumuli, su quante cose capisci che prima erano oscure o totalmente fuori dal tuo mondo… non necessariamente in ambito universitario, ma anche a livello di rapporti interpersonali o di qualunque altra cosa ti venga in mente.
Hai presente Eraclito, con il suo “non ci si può immergere due volte nello stesso fiume“? 🙂
In quest’articolo sulla concentrazione sono state gettate le basi per il metodo di studio.
Come puoi vedere, si parla di dividere le ore di studio inserendo anche il tempo necessario per il riposo intermedio ed il ripasso. Ricordati sempre che sono tutte e tre fasi importantissime.
Non serve spremere il cervello quattro ore filate perché è stato dimostrato che, dopo meno di un’ora continuata, il cervello comincia a diminuire i “giri”. Di conseguenza, più trascorri del tempo continuativo sui libri e meno riesci a concentrarti e a rendere.
Come organizzare lo studio? Eccoci al Pandatrucco… rullo di tamburi…
SOVRADIMENSIONA!
Abbiamo già detto che gli imprevisti non puoi gestirli. Puoi gestire solo il tuo comportamento. Bene, allora immagina già che ci siano dei giorni dedicati agli imprevisti.
Mancano 30 giorni di calendario all’esame?
Bene, allora hai molto meno di 30 giorni di tempo per studiare. Considera che 4 giorni siano assolutamente, splendidamente, mrBigamente dedicati, con tanto affetto, agli imprevisti. E se non ne hai… inventali. 😉
Poi, ricordati di “santificare la domenica”, altrimenti Belen il 6 gennaio ti porterà solo carbone, e abbiamo altri 4 giorni da togliere (se vuoi togliere anche i sabati, per dedicarli alla visione di qualche film altamente culturale tipo “Delitto al Ristorante Cinese”, ti è concesso ma poi aggiorna i calcoli… 🙂 ) e così abbiamo che in 30 giorni di calendario hai a disposizione, in realtà, 22 giorni di studio.
Quindi, restando nel sovradimensionatoio, se il tuo bell’esame di “Giurisprudenza del Diritto di Famiglia: dai Puffi agli Osbourne” è di 1300 pagine, tu dovrai sciroppartene 60 al giorno per essere sicura di arrivare pronta a sparare le tue cartucce migliori.
Adesso, scendendo ancora a livello di dettaglio, quante ore puoi studiare in un giorno? Mettiamo Cinque? Allora NON considerare 12 pagine all’ora (che poi, sai bene, sarebbero 40 minuti effettivi) ma sovradimensiona anche questo.
Ovviamente non è che fatte le 60 pagine chiudi il libro di botto, lanciandoti al concerto dei Modà, se magari il discorso continua sino a pagina 63. Per lo stesso motivo, non necessariamente devi arrivare a pagina 60 se il capitolo in questione finisce invece a pagina 54.
Quello che però è assolutamente importante è che tu sia certa che il numero di pagine che studi, ogni giorno, sia congruo con il tuo obiettivo di finire quelle 1300 pagine entro e non oltre i 22 giorni prefissati (o meno, se i sabati invece che studiare li passi a guardare “Drop Dead Diva”… )
Tieni un “Diario di Bordo“, in cui registri le varie pianificazioni e, per ogni esame e per ogni giorno di studio, prendi nota di quello che succede: pro, contro, cosa va, cosa no, e via dicendo. Questo ti sarà utile per riuscire a capire esattamente se stai andando nella direzione del tuo obiettivo o meno. Io sono per lo scrivere i dati ogni volta che è possibile. Sai com’è, “verba volant, scripta voltaren“… 😉
Così facendo, avrai il modo e tutto il tempo di “aggiustare il tiro ”
in caso notassi che le cose non stanno andando come vuoi tu. Come? Ad esempio aumentando il numero di pagine giornaliere, o il numero di ore dedicate o anche, perché no, spostando l’esame alla prossima sessione (se proprio proprio ti rendessi conto che, oggettivamente, è momentaneamente fuori portata) senza bisogno di arrivare all’ultimo momento e potendo riprogettare velocemente il tutto. Anche questa è pianificazione.
Quindi, da ora, niente più acqua alla gola. Contenta? 🙂
Come al solito, testa le indicazioni, adattale al tuo “Mondo” (come hai fatto, perfettamente, per l’Autoricarica) e poi scrivimi per farmi sapere come va. E questo vale per te come per ognuna delle persone che leggerà questa mia.
Bene, detto questo non mi resta che salutare te e tutti i Memosystemiani, e farti spedire il kit da Piccola Ambasciatrice.
Si, continui a piacermi anche dopo il tuo soccorso alle mie richieste.. ho visto anche il link che m’avevi postato.. è posso dirti che quello che voglio fare è l’odontoiatra o anche il medico curante (per cui non cambiano i test d’ingresso 😀 di piu forse vorrei fare medico curante)
Allora le mie intenzioni sono di seguire qeusto tuo consiglio.. Fortunatamente adesso ci sono le vacanze dei morti per cui anche se non sono proprio tanti i giorni cerchero di staccare.. Sfortunatamente il periodo è quello che è e cioe in quasi tutte le materie (pesanti e non) mancano le ultime persone da essere interrogate (e nel mezzo di queste ci sono io -.- -.-“”)
posso dire pero che leggere il tuo consiglio mi ha dato, diciamo, una sorta di motivazione.. cioe, per farti capire, mi è venuta voglia di prendere i libri (occhio pero non tutti) perche togliendo solo le piu “pericolose” del momento avro la possibilita di staccare la spina..
quindi vediamo come va e ti faro sapere tra un paio di settimane !! :))
Ps come mai ti fai chiamare panda?? :DD
Bene Carmelo, sono contento che tu abbia sentito questa sorta di motivazione e che ti sia venuta voglia di prendere i libri. E sono ancora piú contento che tu abbia deciso di staccare la spina.
Sono curioso di scoprire cosa succederá… 😉
Buono stacco.
P.S.
Mi faccio chiamare Panda perché il nome Grande Puffo era giá occupato… 😉
Ciao.. Premetto che sei un ottimo orientatore per chi come me so trova in una pessima situazione..
allora, intanto mi scuso per eventuali errori grammaticali in quanto sto scrivendo da cellulare;
sono uno studente al 5 anno di scientifico tecnologico e in pratica il mio problema principale e che ho perso la voglia di studiare.. Non mi viene lo stimolo di prendere il libro e studiare (considerato anche che, rapportando all’università sto studiando cavolate.. Ad esempio l’ecologia sembra un libro per ragazzi d’elementare e nonostante ciò non ce la faccio).. Quando prendo il libro l’unica cosa che provo è noia e stanchezza, e considerato che vprro fare odontoiatria dovrei studiare giorno e notte per quei test d’ingresso.. Ma non ce la faccio proprio… Mi secca tutto; vorrei solo stare nel letto e non fare nulla.. Cosi vorrei stare ma anche cosi ce un problema.. Infatti questa cosa del non fare nulla mi fa entrare in una sorta di circolo in cui, dato che non sto facendo nulla allora non combinero nulla e di più mi viene la noia nell’aprire un libro.. In questo modo anche lo stare nel letto si trasforma in una cosa ansiosa e parecchio stressante.. Non ho neanche lo stimolo di provare il metodo da te descritto chiamato ancoraggio, cile il metodo delle ditina magiche 🙂 perché proprio sono in una condizione in cui la testa mi dice che tanto tutto è inutile e più non faccio niente e piiu diventa inutile.. Ecco cosi mi sento io..in una condizione per cui: dopo inizio dopo inizio dopo inizio e invece nn inizio mai.. E il giorno dopo ripensando al giorno prima mi viene ancora più ansia,,
dico anche che tutti si aspettino grandi cose da me per quanto riguarda l’entrata all’uni(anche se ancora manca tanto tempo (?!))..
cosa/come mi consigli di fare !? O necessario bisogno di aiuto!
ps. In un post dicevi di,magari, parlarne con famiglia.. Ma per motivi (abbastanza lunghi.. E non mi va di scriverli) non posso farlo (ti prego accontentati di questa risposta).. Ragazzo disperato!!
Egregio Carmelo Disperato,
buongiorno e benvenuto. 🙂
Grazie dei complimenti, chissà se ti piacerò ancora alla fine del commento… ahahahaha.
Mettiamola subito per il verso “giusto”: a che ti serve un mio consiglio se già mi hai detto che non hai voglia di seguire i miei consigli? 🙂
Trovo particolarmente curioso il tuo “blocco”, nel momento in cui sembra che tu stia fermo ad aspettare lo “stimolo” di prendere il libro e studiare. Ma pensa… io di solito aspetto lo “stimolo” per fare pipì… 😀
Ciò detto, dalla tua descrizione l’idea che mi sono fatto è che tu sia parecchio esaurito dal punto di vista delle energie psicofisiche. Quindi, visto che il consiglio di “fare” qualcosa, con il metodo dell’ancoraggio, non ha incontrato il tuo favore (magari proprio perché non hai più energia…) andiamo nel verso opposto. NON fare nulla.
Prenditi 7/10 giorni per staccare la spina dalla scuola, cioè PUOI andare a scuola, ma una volta uscito stacca tutto, spegni quella radio che ti ronza in testa, svagati facendo free climbing o bungee jumping, vai ad un concerto di Justin Bieber, vai a fare un po’ di meditazione, di yoga, di calcio fiorentino insomma fai qualunque cosa ti possa essere utile per ricaricare le batterie.
Qualunque cosa che NON abbia a che vedere con la scuola, con l’ecologia, con l’odontoiatria, ecc. L’unica cosa che ti è permessa è guardare il dvd di “L’insegnante al mare con tutta la classe”. STOP.
Hai le gomme a terra e, se hai la patente, sai che continuare a cercare di “camminare” così non farai altro che fare ancora più danni. Devi fermarti e cambiarle, altrimenti non farai altro che continuare a lamentarti che le cose non vanno. 🙂
7/10 giorni sono abbastanza per ricaricarti e non ti metteranno in condizione di perdere chissà quale terreno riguardo al programma scolastico.
Ora sta a te decidere se vuoi farlo o non farlo. 🙂
Fammi sapere come va.
Panda
P.S.
A proposito del fatto che ci sono persone che si aspettano cose da te, ti consiglio di leggere questo https://www.effettopanda.com/miglioramento/ama-te-stesso-e-sogna
ciao a tutti, un generoso ringraziamento credo sia giusto rivolgerlo agli ideatori del sito, a chi risponde con grande generosità e competenza traducendo volumi interi di PNL, analisi transazionale e chissà quante altre correnti della psichiatria in articoli semplici e davvero efficaci. Un lavoro di rielaborazione unico nel suo genere quanto a immediatezza e concretezza. Come Martina sono impegnato a migliorare l’aspetto della gestione dei tempi, sarei felice di sapere se ma mia collega ha avuto modo di condividere la foto del suo DIARIO di BORDO. Mi sarebbe utile vederne un esempio. Altro aspetto che mi interesserebbe considerare è la ripetizione: personalmente posso dire di stare raggiungendo buonissimi risultati e in tempi più rapidi da quando non ripeto più ad alta voce, attenendomi alla regola del rem tene verba sequentur..sarei curioso di sapere cosa ne pensate
ciao Mauro! se volessi avere un’idea di come ho strutturato il mio diario di bordo la cosa migliore sarebbe mandarti qualche foto però, non ho idea di come si metta una foto in commento…quindi te la posso mandare via mail…ti va di scrivermi il tuo indirizzo? ti scrivo io il mio?
fammi sapere,.,,
ciau
ok grazie , ecco il mio indirizzo nuvolegrigie@gmail.com , sarà un piacere scambiarci idee ed esperienze
Ciao Mauro
Grazie dei complimenti e benvenuto. 🙂
Per quanto riguarda la tua domanda sulla ripetizione, potresti trovare interessante la Trilogia sullo Studio che sto scrivendo (proprio su domanda di Martina) su http://www.effettopanda.com
Quello che posso comunque dirti è che non esiste LA strategia perfetta ma UNA strategia, fra le tante possibili, che (per te) dà ottimi risultati. L’importante è seguire quella. L’importante è seguire i risultati. Funziona? Bene, andiamo avanti. Non funziona? Ok, cambio di registro.
Potrei citarti, ad esempio, una studentessa che NON riusciva a studiare se non aveva la radio a palla (e su una ben precisa stazione), le luci della camera accese (durante il giorno) e le finestre aperte. Potrebbe sembrare una cosa folle ma… con questa modalità si è laureata con il massimo dei voti in una ben nota università italiana. 😉
Ciao Ambasciatrice Martina 🙂
Se ti va di condividere con il mondo il tuo Diario (e qualunque altra testimonianza del funzionamento dei Pandatrucchi) puoi mandare una copia della foto anche ad info@effettopanda.com e sarà mia cura inserirla, ad imperitura memoria, in una zona deputata proprio a chi vorrà fare il Testimone di Panda… 😉
A presto
mi metto subito d’impegno…sta sera faccio un po’ di foto e ve le mando
non aspettatevi niente di troppo ordinato!!!!!!!!
è il mio DIARIO DI BORDO quello che “vivo io lo vive anche lui”
un saluto a tutti quanti!
ciao a tutti e davvero un GRAZIE per quanto ho trovato splendidamente scritto nelle diverse sezioni del Blog. Anch’io come Martina sono impegnato a migliorare le mie abilità di organizzazione. A tal fine mi chiedo se Martina ha generosamente condiviso un esempio circa il DIARIO di BORDO da lei realizzato, mi sarebbe davvero molto utile. Suggerisco inoltre un tema che in tanti avvertono come un problema.Si tratta del ripetere o meno ad alta voce. Personalemente, dopo aver perso mesi dietro le manie della perfezione espositiva, ho iniziato ad ottenere risultati miglioi evitando la ripetizione ad alta voce, rimanendo fedele alla regola del rem tene verba sequentur..sarei davvero curioso di sapere cosa ne pensate.
non sono saparita! ma mi scuso comunque per il ritardo…ma ho molte novità per voi…
neanche a dirlo, sembra quasi una cosa scontata, il tuo aiuto PANDA, ha davvero fatto la differenza… sia per l’organizzazione dello studio sia per la spinosa situazione dell'”acqua alla gola”… vediamo cosa ho combinato
la tecnica di crearsi un diario di bordo dove annotare cosa come e quanto studiare in un’ottica sovradimensionata per me ha funzionato alla grande.
Questo diario, un quadernone che ti presenta una settimana intera ogni facciata (purtroppo non so come caricare delle immagini ma lo farei se potessi) è stato un prezioso compagno di studi perchè: ogni giorno prima di mettermi al lavoro facevo il punto della situazione e rimanevo ben concentrata sull’obiettivo.
e se per caso il giorno X non riuscivo a fare quanto previsto, o proprio non potevo studiare…
beh…ho fatto mia l’immagine di samantha che ride e riga la macchina di big,
e sono riuscita a mettere in pace il mio animo.
“gli imprevisti accadono e per definizione non li posso prevedere, e visto che la testa ce l’ho e funziona bene ho tutte le possibilità per RIDISTRIBUIRE il lavoro…”
sembra tanto facile adesso ma prima?
prima cosa succedeva? quali erano i miei errori?
ecco come ero io:
1) la mia pianificazione dello studio avveniva su un foglio volante che nel giro di poco perdevo…
2) se il giorno X non riuscivo a fare quanto previsto semplicemente quello che mi rimaneva da fare si aggiungeva al giorno successivo (tipo punizione)….
3) ovviamente mi ammucchiavo montagne di roba da fare…ero costantemente non in linea con la tabella di marcia questo mi creava una situazione di ansia difficilmente gestibile
4) l’ansia prevaleva..e mi è anche capitato di non dare l’esame (non mi presentavo proprio)
e i risultati?
ce ne sono stati…e anche tanti! e il motivo per cui ho tardato tanto è perchè volevo essere sicura di non essere sotto un “placebo”.
in definitiva un parziale passato, e due esami sostenuti e superati:diritto romano e diritto internazionale ( un 28 e 24)
sono davvero davvero felice… 😀
PANDA io non so come ringraziarti per quello che hai fatto, (magari può sembrare poco ma per me non lo è)
grazie
Ma non mi dire… la nostra Martina che ritorna al Campo Base… 🙂
PREGO!!!
Il fatto che tu sia qui mi fa pensare che abbia scacciato, tranquillamente, l’idea del placebo. Hai fatto bene ad aspettare. Regola numero 1 del Fantastico Mondo di Panda: NON credere MAI a quello che dico. SPERIMENTALO su di te.
Solo così avrai la certezza che le cose funzionino. Tutto il resto è noia, come cantava Franco Califano…
Se qualcosa funziona, per te, non ci sono fandonie che tengano, non si sono sedicenti esperti che ti possano dire cosa è vero e cosa no. Se funziona… FUNZIONA! 😉
Sono molto felice che tu stia ottenendo i risultati che desideravi. Vedi che non è stato un caso se ti ho nominato Ambasciatrice Pandesca nelle Facoltà di Giurisprudenza? Puoi testimoniare che quello che dico è funzionale e che non sono uso lanciar in giro le solite fuffe, giusto? 🙂
Se vuoi condividere il tuo quadernone con gli altri lettori, o con persone interessate a conoscere questo “mondo”, puoi mandare le tue foto, scattate con una qualunque macchina fotografica o telefonino, a info@effettopanda.com in formato jpg (o come ti pare) ed io stesso provvederò a farle caricare sulla mia pagina facebook (sei già nel gruppo?) e sul mio sito. Avrai quindi modo di condividere il tuo impegno, i tuoi commenti ed i tuoi risultati.
Condividere i risultati positivi è un ottimo modo di darsi gratificazione per quanto di buono si sta portando a termine. E gratificarsi, nel Pandaverso, è cosa buona e giusta. Avrai modo di constatarlo leggendo il Pandaebook di prossima pubblicazione… 😉
Per quanto mi riguarda la tua felicità non è affatto “poco”… anzi. Sono le persone come te, che sperimentano, che lavorano dandoti fiducia, che ingranano la marcia e che si danno da fare mettendosi in gioco che creano la benzina che mi permette di fare ciò che amo fare. E per questo ti ringrazio.
Saluti Pandeschi
Panda…. grazie!!!!
ARTICOLI……………………….ASSIMILATI
DIARIO DI BORDO…………FATTO…ha la copertina blu (il mio colore preferito)
post-it per le annotazioni LIVE…..PRESI
RIOGRGANIZZAZIONE DELLE STUDIO TRAMITE SOVRASTIMAZIONE …. IN CORSO D’OPERA
PER ORA ti ringrazio “solamente” …
e come direbbe una mia amica SEI COME L’ENEL
Panda mi hai illuminato! 🙂
specialmente quando mi hai spiegato che è impossibile essere sempre i soliti perchè si è nuovi ogni giorno.
quanta verità in così poche parole!
ci aggiorniamo con i miei progressi, (ebbene sì, so già che ci saranno)
martina
Ciao Martina
Vedo che hai preso tutte le misure utili al caso. Brava!
Ti ringrazio del complimento 🙂 Nessuno mi aveva ancora paragonato ad un’azienda quotata in Borsa, ma prenderò in seria considerazione la cosa… Tieni d’occhio l’indice MIBtel alla voce PandaPower eheheheh.
Detto questo, aspetto i tuoi fantastici progressi e, se ti va, anche la foto del tuo prossimo risultato positivo all’esame, da mettere sulla mia pagina facebook 😉
A presto!